E con l'arrivo di settembre in Italia ritorna la vita. Gli uffici riaprono così come le scuole, pronte a ingoiare e salvare decine di genitori ostaggi di figli più o meno grandi (un abbraccio va a quelli che si ritrovano a convivere con progenie adolescente: sono mostri. Resistete). E con la quotidianità che riparte, riparte a vele spiegate anche il calcio. Le tifoserie rifioriscono, gli stadi si riempiono e tornano i campionati. Ieri sera è stato il turno della Champions, il Milan e la Lazio hanno lottato e su Sky è tornato il dopopartita. Al timone del programma Federica Masolin, atterrata sui campi da calcio direttamente dalla Formula 1, sostituendo una sempre pacata e resiliente Anna Billò. La presenza della nuova conduttrice aveva destato una certa curiosità e perplessità generale: sarà all'altezza? Sarà stata una buona idea mettere una conduttrice cresciuta coi motori alla guida del programma principale degli approfondimenti della Champions di Sky? La risposta è solo una: sì. Ecco perché.
Federica Masolin è notoriamente impeccabile, precisa come la lama di un samurai e puntuale come il migliore degli orologi svizzeri, oltre ad avere "le palle", lo sanno bene nel mondo dei motori. Ci ricordiamo come ha smorzato i toni della battuta - diventata polemica - di Bobbi e Valsecchi? Sguardo serio e poche, giuste, frasi perfette per spegnere il discorso. Di fronte a questa presa di posizione ricordo di aver applaudito come la migliore delle foche del circo Orfei. Abituata a sguazzare in ambienti maschili, anche stavolta se l'è ampiamente sfanganta. In studio con lei Paolo Di Canio, Alessandro Del Piero, Marzio Perrelli e Billy Costacurta, belli freschi e riposati dopo la pausa estiva e carichi per scambiarsi delle simpatiche battute, a volte un po’ troppo da bar sport. Ma Federica non ha, ovviamente, questi modi: di bianco vestita, calma e con un sangue freddo invidiabile (praticamente un rettile), dialettica inattaccabile e secondo me un'ansia, ben nascosta ma presente, che ha manifestato rendendola, almeno a questo giro, particolarmente veloce per un programma calcistico. Ma è stata una bella iniezione di energia.
Perché Federica Masolin è una Ferrari e prenderà rapidamente le misure anche di questo nuovo contesto televisivo (o il contesto prenderà le sue). Un bell'applauso oltre a lei, a cui personalmente dedico pure abbracci orgogliosi e baci accademici, va a Sky: perché sta giustamente puntando su una donna di talento e, soprattutto, perché la rete sembra aver deciso di investire, non sui soliti giornalisti estremamente tecnici, ma su professionisti legati allo sport in grado di gestire con polso qualunque contesto. E se il buongiorno si vede dal mattino, questa nuova stagione televisiva della Champions ci darà solo ed esclusivamente una cosa: grandi soddisfazioni.