Lo sfogo di Alain Prost su Instagram esprime tutta la sua amarezza: “Ci eravamo accordati per annunciare questa decisione insieme”, spiega l’ormai ex consulente Alpine sul suo profilo ha espresso tutto il suo disappunto per l’indiscrezione filtrata alla stampa riguardante la fine del suo rapporto con la scuderia in qualità di consulente dopo 7 anni: “Sono veramente deluso per il fatto che la notizia sia già stata anticipata oggi, non c’è rispetto – per poi aggiungere - Questa situazione è la conferma che ho fatto bene a rifiutare l’offerta che mi è stata fatta ad Abu Dhabi per il 2022, offerta che ho rifiutato per una difficile relazione con altri dirigenti all’interno del team. A tutti i ragazzi di Enstone e di Viry dico loro che mi mancheranno”.
Il quattro volte campione del mondo ha spiegato al quotidiano francese L’Equipe di non aver avuto di conseguenza il tempo per pensare ad un piano B in ottica 2022, per poi rivelare di essere stato ad un passo dal candidarsi in qualità di presidente della FIA, carica ricoperta da Mohammed Ben Sulayem: “Ero molto vicino a candidarmi come presidente della FIA, ma ormai era troppo tardi. Sono stato in F1 per quasi 40 anni ricoprendo tutte le figure possibili, da pilota a team manager, passando per i consigli di amministrazione di McLaren e Renault. Ho anche presieduto il GPWC, ovvero il campionato che i costruttori volevano creare a fine anni 2000 per contrastare il potere di Bernie Ecclestone sulla F1 – per poi concludere - Mi sarebbe piaciuto essere a capo della FIA, ma al momento non sto cercando niente di particolare, voglio solo essere felice e lavorare con persone con le quali mi trovo in sintonia”.