Oh ma ve l’immaginate Gigi Dall’Igna che si presenta nella sala stampa del Mugello, a Gran Premio da poco concluso e che, con l’hype creata sul mercato di Ducati, mentre si accarezza il pizzetto con lo sguardo beffardo, se ne esce con un “abbiamo deciso di non decidere”? Roba da far esplodere il Mugello. E, attenzione, non per la presa in giro. Ma proprio perché Dall’Igna, che di robe che lasciano senza fiato e a bocca aperta ha dimostrato di saperne già fare, potrebbe effettivamente annunciare la scelta di non scegliere. Ok, detta così è ancora ingarbugliata, ma andiamo dritti: Ducati potrebbe tenere in casa sia Enea Bastianini che Jorge Martin e Marc Marquez. Con buona pace di quegli avversari che stanno lì pronti a raccogliere il “preziosissimo scarto” che a Borgo Panigale avrebbero lasciato cadere.
Diciamolo subito: è una suggestione e non c’è neanche mezza indiscrezione che possa lasciare intendere che andrà così. Però è comunque un’ipotesi di cui si parla più tra appassionati che tra addetti ai lavori, anche se davvero difficile da vedere realizzata, visto che prevede uno sforzo economico mostruoso da parte di quella stessa Ducati che invece ultimamente ha annunciato di voler ridurre un po’ la portata dei rubinetti. Uno sforzo economico, sia inteso, che non riguarda tanto lo stipendio dei piloti – visto che tutti e tre potrebbero essere disposti a “accontentarsi” pur di guidare una Desmosedici ufficiale o identica alle ufficiali – ma che riguarda, appunto, il dover giocare con accordi, contratti e sforzi raddoppiati sia in termini di denaro sonante sia di risorse umane. E’ noto, infatti, che l’accordo tra Prima Pramac e Ducati per la fornitura delle moto è in scadenza e e è noto pure che la partita del rinnovo si gioca principalmente sull’ingaggio di almeno uno dei due piloti e su quante Desmosedici ufficiali Ducati vorrà vendere a Paolo Campinoti. Fino a ora sono state due, ma pare che ne resterà una sola, con l’altra che andrebbe a un altro dei restanti due team satellite. Una “riduzione della potenza di fuoco” che Campinoti potrebbe digerire più facilmente se Ducati promettesse una partecipazione nell’ingaggio di un top rider a cui affidare proprio quella moto.
Il primo nome che viene in mente è, chiaramente, quello di Marc Marquez, anche perché l’otto volte campione del mondo ha (furbescamente) annunciato che in fondo non gli importa più di troppo del colore della sua moto per il prossimo anno, purchè sia identica nella sostanza a quella degli ufficiali. Quella frase, però, Marc Marquez potrebbe averla detta anche per far capire a chi comanda a Borgo Panigale che l’idea di restare in Gresini non gli fa affatto schifo, soprattutto se Ducati garantisse più uomini e aggiornamenti al passo. Per il fenomeno di Cervera – che non avrebbe problemi a continuare a “auto pagarsi” attraverso gli sponsor privati e che quindi non ha richieste particolari in termini di ingaggio - si tratterebbe di dover cambiare pochissimo, ritrovandosi quindi a lavorare con gente che ha già conosciuto bene e all’interno di una squadra che ha già dimostrato di saper fare i conti con il suo carattere. Una squadra che lo stesso Marquez chiama famiglia e a cui, in fondo, manca solo la stessa moto del team ufficiale.
L’altra Ducati uguale a quelle rosse, e quindi quella del Team Pramac, potrebbe a quel punto finire nelle mani di Enea Bastianini. Perché è vero che Carlo Pernat, il suo manager, ha detto che Enea vuole una squadra factory, ma è vero pure che accettando Pramac potrebbe “consumare la sua vendetta” verso quel Jorge Martin che probabilmente gli soffierà il posto nel Team Lenovo. Ok, è fantascienza, ma mai dire mai, anche se a restare un pelo indietro sarebbe il Team Pertamina Enduro VR46. La squadra di Valentino Rossi, però, sarà quasi certamente quella di riferimento per Ducati dal 2027, con ben due moto ufficiali, e per i tavulliesi si tratterebbe solo di pazientare un paio di stagioni. Tra l’altro “un’ottima contropartita” potrebbe essere quel Firmin Aldeguer che Ducati ha già messo sotto contratto e che sarebbe perfetto per sostituire Marco Bezzecchi, che a quel punto finirebbe in Aprilia se sia Bastianini che Marquez e Martin resteranno in Ducati. Gigi Dall’Igna e Claudio Domenicali, quindi, hanno tra le mani la possibilità di compiere il capolavoro dei capolavori, sicuramente spendendo molto di più di quanto preventivato, ma blindando ulteriormente il mondiale e, soprattutto, non consentendo agli avversari di mettere le mani su nessuno dei tre piloti più veloci del momento: Jorge Martin, Enea Bastianini e Marc Marquez.