“Enea è tranquillissimo, l’unica ansia che ha è quella di vincere, come ogni campione” – Carlo Pernat è pronto a parlare di mercato, ma non ci sta alla teoria di quelli convinti che le voci di mercato possano destabilizzare i piloti. Vale per gli avversari e vale pure per il suo Enea Bastianini che, contrariamente a quello che molti sembrano sostenere, “è tutt’altro che spacciato”.
Lo dici perché devi dirlo o perché ne sei convinto?
Ne sono convinto perché conosco gli uomini di Ducati e non ho dubbi sulla loro serietà: se dicono che una decisione ancora non c’è significa che una decisione ancora non c’è. Poi, per carità, ci sarà un pilota in vantaggio tra i tre in lizza per la sella della Ducati Lenovo, che sono Enea, Martin e Marquez, ma la partita è apertissima e secondo me a Barcellona ci si giocherà tantissimo. A Borgo Panigale non sono tipi da giochetti mediatici che si divertono a creare hype: non hanno avuto mai problemi a dire le cose come stanno e sin da subito hanno ammesso che la scelta avrebbe riguardato tre nomi, che problemi avrebbero a dire il nome scelto se avessero già scelto? La verità è semplicemente che non c’è niente di deciso.
Però tu stesso hai detto che potrebbe esserci un pilota in vantaggio rispetto agli altri due…
La classifica generale è pubblica e tutti possono vederla. Martin oggi è in testa al mondiale con quaranta punti di vantaggio e questo è innegabile. Però è innegabile pure che a indirizzare una scelta non ci sarà solo l’aspetto sportivo e che se allarghiamo la considerazione anche a altri temi in vantaggio potrebbe esserci qualcun altro. Te la butto là come provocazione: dire ‘o l’ufficiale o darò il mio talento a qualcun altro’ potrebbe, ad esempio, essere qualcosa che non tutti sono disposti a sentirsi dire.
C’è, a tuo avviso, la possibilità che uno dei tre piloti decida di togliere il disturbo senza aspettare la scelta di Ducati?
Certo che c’è: è una possibilità anche quella. Di sicuro non sarebbe questione di disturbo da togliere, ma di qualche altra offerta arrivata e ritenuta convincente.
A farlo potrebbe essere Enea?
No: Enea aspetterà Ducati. Lui l’ha sempre detto: vuole difendere la sella che ha. Anche perché, e questo in Ducati lo sanno benissimo, Enea ha praticamente perso un anno. Nella scorsa stagione non ha corso praticamente mai e tutto il lavoro che solitamente si fa al primo anno lo sta facendo adesso. Per lui è come se fosse tutto nuovo, anche i semplici dati del 2024 gli altri li hanno di tutti i circuiti e lui no, perché in molti circuiti non ha corso a causa degli infortuni. Alla fine della scorsa stagione, nonostante non fosse al 100% ha comunque vinto e in questo 2025 non sta affatto facendo male. A Le Mans ci si è messa di mezzo anche la sfiga di una penalità che è stata assolutamente ingiusta, altrimenti l’avremmo visto sicuramente sul podio. Negli ultimi giri andava molto più forte dei primi. Sono tutte cose, queste, che non vedo solo io: sono dati di fatto.
Se non ci fosse di mezzo il tuo pilota e tu fossi Gigi Dall’Igna chi sceglieresti tra Jorge Martin e Marc Marquez?
Io non sono Gigi Dall’Igna e ho fatto tutt’altro nella vita. In una scelta di questo tipo, come ho già detto, concorrono decine e decine di questioni che magari non c’entrano niente con l’aspetto meramente sportivo e io non conosco bene le cose. Quindi non è che non ti voglio rispondere, ma proprio che non saprei rispondere. Se devo stare solo alla questione sportiva ti direi che sceglierei un giovane.
I 32 anni di Marc Marquez potrebbero essere un problema?
Oggi no, anzi sono convinto che Marc Marquez possa diventare ancora campione del mondo. Ma, certo, non è un ragazzino, quindi in ottica futura sì…
La decisione arriverà davvero al Mugello?
Penso di sì, ma non so in che termini. Perché c’è di mezzo il nodo Pramac. E’ noto che Yamaha vuole un team satellite a tutti i costi e che Dorna vuole aiutarla a averne uno, così come è chiaro che il corteggiamento più serrato è a Pramac. La loro opzione per rinnovare con Ducati scadrà a fine luglio e se Campinoti volesse aspettare fino a quella data allora potrebbe rimescolarsi un po’ tutto.
A proposito di Pramac, potrebbe piacere a Bastianini?
Con una moto uguale a quella degli ufficiali sì, ma la prima scelta di un pilota è sempre un team ufficiale. Tra l’altro non sta ancora scritto da nessuna parte che Pramac non scelga di cedere al corteggiamento di Yamaha che, da quello che mi dicono, sta mettendo sul piatto argomenti che farebbero venire i dubbi a chiunque.
E se Ducati facesse il colpaccio e li tenesse tutti e tre con una Desmosedici 2025?
Ripeto: c’è la partita Pramac ancora totalmente aperta. Quindi è possibile pure questa ipotesi, magari con una moto ufficiale per Pramac o VR46 e una ufficiale per Gresini, così da tenere tutti e tre i piloti e non rinunciare a nessuno, rischiando che vada a vincere con gli avversari. Però bisogna essere realistici e fare una cosa del genere comporterebbe un investimento molto molto importante per Ducati: non so se a Borgo Panigale siano disposti a farlo, visto che comunque l’orientamento ultimamente è stato quello di tagliare un po’.
Honda e Yamaha però non tagliano…
E come lo convinci un pilota a salire su una Honda o una Yamaha adesso se ci metti sopra pure i tagli. Loro investono perché c’è un gap da recuperare che rischia di costare caro a livello di immagine e di mercato. Sono colossi, troveranno la strada in poco tempo. Perché da una parte potranno sfruttare le concessioni e dall’altro credo che gli altri fermeranno un po’ lo sviluppo dei prototipi attuale: con il fatto che nel 2027 cambierà tutto ci si concentrerà inevitabilmente su investimenti per il dopo 2027.
Quindi Yamaha potrebbe avere “argomenti”, come li chiami tu, anche per Enea Bastianini?
Sto parlando anche con loro, ma come ho detto Enea aspetta Ducati e la Desmosedici del Team Lenovo resta la sua opzione in cima alla lista.
Se parli anche con Yamaha, visto che Quartararo ha appena rinnovato, significa che Rins è in partenza?
Potrebbe esserlo, ma io parlo dei miei piloti e non conosco la situazione degli altri o le scelte di Yamaha. Magari c’è un piano per tutti.
Il tuo piano alternativo a Ducati per Enea Bastianini quale è?
Parliamo di un campione, di piani alternativi ce ne sono parecchi. Però è sempre il pilota che sceglie e un manager, al limite, può aggiustare dettagli o presentare proposte, ma la scelta è del pilota. Sto parlando anche con Aprilia e KTM, non è un segreto.
Aprilia è la tua storia, per te potrebbe essere la chiusura perfetta del cerchio…
Non lo nascondo: romanticamente mi piacerebbe da matti vedere Enea su una Aprilia, anche perché parliamo di una moto super competitiva. E poi quanto io sia legato al marchio di Noale e al Gruppo Piaggio in genere non è certo un segreto. Però la scelta è di Enea e valuteremo tutto quando sarà il momento. I romanticismi fanno parte di un mondo che c’entra poco o niente con quello degli ingaggi, dei contratti e delle performance.
Guardando fuori da Ducati e dal tuo ruolo di manager di Enea Bastianini, che altri movimenti vedi per il futuro?
Questa è una bella domanda. Perché o non succederà assolutamente niente e tutto resterà sostanzialmente invariato, oppure si scatenerà l’inferno, anche con movimenti clamorosi. Però rimane poco da aspettare, perché appena Ducati renderà nota al sua decisione e, soprattutto appena sarà chiaro il futuro di Pramac, diventerà facile capire quale sarà la reazione di tutti gli altri. A me viene più da pensare che si scatenerà l’inferno, perché in KTM, ad esempio, già si parla di Jack Miller con tutti e due i piedi fuori dalla squadra factory e di un Brad Binder messo in discussione, quando fino a pochissimi giorni fa era blindatissimo. In Aprilia, su sponda Trackhouse, si dice che potrebbero saltare entrambi in piloti, Honda cerca disperatamente un top rider per sostituire Joan Mir e a cui riservare uno stipendio d’altri tempi. Adesso è ancora tutto bloccato da Ducati sul piano dei piloti e da Pramac sul piano dei team, ma c’è solo da aspettare.