Un pilota di moto da corsa, soprattutto se è il più vincente tra quelli in attività, non è solo un pilota, ma è pure una sorta di investimento che cammina. E’ così da sempre e è così ancora di più adesso che la MotoGP non è solo follia e passione, muscoli e nervi, ma pure Dollari. Tanti Dollari. Ecco perché ora che si parla di mercato e della possibilità di vedere Marc Marquez in sella alla Ducati del Team Lenovo, non può più essere sottovalutata la “questione sponsor”. A dire il vero qualcuno l’aveva già sollevata, spiegando che un pilota legatissimo a RedBull, come Marc Marquez, avrebbe fatto fatica a aprirsi le porte di una squadra che, invece, è sponsorizzata Monster Energy. Solo che il qualcuno che l’aveva buttata là era Carlo Pernat e le sue parole, trattandosi del manager di Enea Bastianini e quindi di uno vicinissimo al contendente di Marc Marquez, erano quasi state interpretate come una mossa per screditare una voce.
Non era così e in Spagna, dove tutti danno ormai da un pezzo per scontato che Gigi Dall’Igna abbia scelto Marc Marquez come compagno di squadra di Pecco Bagnaia, sono già passati tutti alla fase della preoccupazione. Relativamente a cosa? Proprio relativamente alla questione sponsor, con tanto di analisi dettagliata di tutto ciò a cui il 93 dovrà rinunciare per poter mettere i piedi sulle pedane della Desmosedici tutta rossa. E c’è pure chi comincia a pensare che il gioco non valga la candela e che, proprio per questo, Marc Marquez a Le Mans abbia fatto capire di accontentarsi pure di una Ducati identica a quella delle ufficiali pur restando in un team satellite.
Per lui si tratterebbe di vincoli in meno. E anche di comportarsi in maniera più riconoscente con quegli sponsor a cui si dice debba rinunciare se dovesse diventare un ufficiale Ducati. Anche perché sono quegli stessi sponsor che gli hanno garantito le spalle coperte quando, nella passata stagione, ha scelto di rinunciare a circa 15 milioni di Euro di Honda per accasarsi nel box del Team Gresini. “Non correrò gratis – aveva detto a suo tempo – C’è chi mi garantisce comunque un ingaggio”. Il riferimento, è chiaro, era a RedBull prima di tutto, ma anche a Estrella Galicia e altre aziende che sono vicine a Marquez sin dagli inizi della sua carriera e che adesso rischiano di vedere il loro nome scomparire dalla tuta del 93 se dovesse essere tutta rossa. In verità un “liberi tutti” in Ducati c’era già stato ai tempi dell’arrivo di Valentino Rossi, ma nella MotoGP moderna non è così facile rimettere mano a contratti e accordi come poteva esserlo ormai quasi quindici anni fa.
Oltre a RedBull, secondo quanto riferito dalla stampa spagnola e anche da motorsport.com in un articolo a firma di Garcia Casanova, Marc Marquez per passare in sella alla Ducati ufficiale rischia di dover rompere i rapporti anche con altre quattro grandi aziende. La prima è Samsung, in quanto considerata diretta concorrente di Lenovo, che il title sponsor di Ducati, anche se in questo caso c’è una forte differenziazione dei prodotti e non è così evidente un eventuale conflitto di marketing. E’ molto più evidente, invece, tra un altro grande sponsor di Marc Marquez, Allianz, e di Ducati, UniPol, perché in entrambi i casi si tratta di compagnie assicurative in stretta competizione tra di loro. Stesso discorso vale per Oakley, noto marchio di occhiali legato a doppio filo a Marc Marquez, e in concorrenza con Carrera, che invece è da sempre vicina a Ducati. Ultimo sponsor a ballare, ma non ultimo in termini di investimenti su Marquez, è poi Estrella Galicia che, sempre secondo motorsport.com, potrebbe essere in “conflitto” con lo sponsor Ducati Contadi Castaldi. L’impressione, almeno per quanto ci riguarda, è che il vero grande scoglio possa essere quello relativo a RedBull, mentre tutti gli altri potrebbero essere in qualche modo superati lavorando bene ai vari contratti. E anche su RedBull il problema non sarebbe tanto la concorrenza con Monster Energy, ma più che altro la volontà del colosso austriaco delle bevande energetiche di insistere affinchè Marc Marquez prenda in considerazione la possibilità di un passaggio in KTM