Quella rossa. E’, ormai, il mantra della MotoGP. Perché sono settimane che si parla del ballottaggio tra Enea Bastianini, Marc Marquez e Jorge Martin per la sella della Ducati del Team Lenovo, quella rossa, appunto. E in molti, in questo dibattito, soprattutto tra gli appassionati, si sono chiesti perché nessuno dei tre piloti è disposto a fare un passetto indietro e magari accontentarsi di una Desmosedici identica a quella, ma con una carena di colore diverso.
C’è chi ha tirato in ballo gli ingaggi, spiegando che nel team ufficiale si guadagna di più, e chi, invece, ci ha messo di mezzo la teoria secondo cui chi corre in una squadra satellite non vincerà mai un titolo mondiale. Ma nella MotoGP moderna forse non è più vero neanche questo. Allora c’è stato chi ha provato a parlare di aggiornamenti che arrivano più in fretta, finendo smentito da Ducati stessa che ha spiegato che chi ha trattamento da ufficiale ha a tutti gli effetti lo stesso trattamento degli ufficiali. Un minimo di verità, semmai, c’è nella “questione sviluppo”, perché è chiaro che l’indirizzo da prendere lo individuano i due piloti della squadra factory.
La verità, però, è che tutti vogliono la moto rossa per una ragione che solo chi la moto rossa ce l’ha riesce a capire veramente. Sì ok, la Desmosedici è la moto più veloce. Ma il punto non è che tutti vogliono la Desmosedici, bensì che vogliono quella rossa. A togliere ogni dubbio ci ha pensato Pecco Bagnaia. Il campione del mondo, ospite in pit line a Imola in occasione della Formula1, infatti, se ne è uscito con cinque parole, solo cinque, che fugano ogni dubbio: “Con quella rossa è diverso” (qui il link al video).
Il riferimento, è chiaro, era alla Ferrari che da lì a pochissimi minuti avrebbe sfidato le avversarie sul glorioso circuito di Imola. Ma è chiaro pure che “il riferimento cromatico” è stato tutt’altro che buttato là a caso. Tanto che quelle cinque parole bastano a spiegare da sole perché Jorge Martin, Enea Bastianini e Marc Marquez saranno davvero pronti a tutto in queste due gare, Barcellona e Mugello, che restano prima della decisione di Ducati. L’emozione di “farlo con quella rossa” Pecco Bagnaia l’ha già vissuta e ha vissuto pure la gioia di vincerci, fino a voler provare a riuscirci ancora. Lui, quindi, s’è potuto permettere di aggiungere pure qualcosa in più al sogno di tutti gli altri: correre con "quella rossa" proprio a Imola. “Questo circuito - ha detto nell’intervista realizzata proprio in pista con Sky - ha un disegno pazzesco e sarebbe fantastico correre qui anche con le MotoGP”.