Probabilmente loro non hanno il pensiero di tutti: e adesso chi ci darà il mutuo migliore? Però l’emozione, magari, è la stessa di quelli normali quando, mentre si preparano al giorno in cui si diranno “sì” per sempre, si ritrovano a fare i conti con quella sensazione che ti fa capire di aver appena messo i piedi nella casa che quel “sì” dovrà contenerlo. Con le case funziona così: ne vedi tante, ma perdi la testa per una sola. E alla fine è quella lì che vuoi. Funziona così, probabilmente, pure per i campioni del mondo.
E' così che deve essere andata, o almeno è così che ci piace immaginare, per Pecco Bagnaia e Domizia Castagnini. Il prossimo 20 luglio si sposeranno e, manco a dirlo, da qualche tempo stavano cercando casa. Ovviamente a Pesaro, dove Pecco ormai è cittadino onorario, a due passi da quella Tavullia che ha cullato il talento di un giovane pilotino di Chivasso, fino a portarlo a giocarsela e vincere tra quelli grandi davvero.
La storia sportiva di Pecco è nota. Quella privata un po’ meno, ma non perché ci sia qualcosa da non raccontare. Semplicemente perché c’è una particolare riservatezza, che è di Pecco, ma che si trasforma quasi in maniacale timidezza nella sua compagna Domizia. Solo che Pesaro non è una metropoli e un campione del mondo non è un cittadino anonimo. E se compra una casa si viene a sapere. Ancora di più se la casa che compra è riconducibile, in qualche modo, alla storia sportiva di quella città. Non a una storia sportiva normale, ma alla più speciale delle storie del motorsport: quella di Giancarlo Morbidelli. L’uomo che costruiva componenti per mobilifici, ma che voleva solo correre e vincere. E che in un’ala della sua fabbrichetta - negli anni d’oro di un’Italia in cui i capitani d’impresa potevano ancora contare solo su idee e coraggio – aveva dato vita alla Morbidelli. Passione, fame di futuro, competenze mischiate a pane e salamella e titoli mondiali vinti. Contro i colossi, contro quelli grandi veramente, contro quelli che avevano la tecnica e la tecnologia, ma meno cuore. Meno nervi. Più fame e basta.
Anche la storia sportiva di Giancarlo Morbidelli, delle sue moto, della sua collezione e delle sue visioni, però, è nota (c'è anche un docufilm bellissimo su Prime, per chi vuole fare un ripasso). Di quella storia è rimasto poco e s’è disgregato quasi tutto, con scelte che hanno guardato al presente più che al futuro. Solo che adesso un pezzo di quella storia, la villa che Giancarlo aveva comprato a Pesaro per sua figlia, è tornata quasi per uno di quei disegni che fa il destino a trasudare la passione per i motori e le corse per chi a motori e corse ha dedicato la sua vita. Come una lunga premessa per dire che sì: la villa di Giancarlo Morbidelli è stata acquistata, secondo quanto riferisce Il Resto del Carlino, proprio da Pecco Bagnaia e la sua futura moglie Domizia Castagnini. Sembra che i due avessero visionato, settimane fa, anche un’altra “villa motoristica” a Pesaro, quella di Benelli, ma che poi la scelta sia ricaduta nell’altra. Che è un po’ più piccolina e meno pomposa e che rimane meno centrale rispetto alla città. Un po’ come Pecco, appunto, che vuole essere protagonista, ma senza protagonismi.