Guardi gli occhi di Marco Bezzecchi mentre gioca nel box di Aprilia (anche a fare il barbiere) e ti chiedi per quale ca*zo di motivo Jorge Martìn vorrebbe andare via da un ambiente così. Succede ormai da qualche settimana, soprattutto dopo quel GP di Le Mans in cui s’è fatto chiaro a tutti che il campione del mondo e il suo manager stavano tramando per cercare una strada diversa da quella che porta a Noale. La troveranno? Non la troveranno e dovranno rientrare nei ranghi con la testa bassa e una figuraccia in tasca? Difficile da dire. Quello che invece è sicuro, dopo questo sabato a Assen, è che ogni volta che Albert Valera (il manager di Martìn) parla, Marco Bezzecchi vola. Era successo a Silverstone e è successo di nuovo a Assen, dopo una mattinata di uscite al limite del manager spagnolo e prese di posizione ferme da parte di Aprilia: Marco Bezzecchi è salito di nuovo sul podio.

E noi di MOW glielo abbiamo anche chiesto nel media scrum di Assen. “Di queste cose me ne frega veramente poco - ha risposto il Bez – io guardo al mio e posso dire solo che in Aprilia mi trovo benissimo. Mi trattano benissimo e lavorano benissimo. Io voglio solo cercare di ripagarli di tutto ogni volta che salgo in moto”. Provocazione non pienamente raccolta, quindi, ma messaggio ugualmente chiarissimo da parte di un Bezzecchi che non entra nella questione, ma dice davvero tanto lo stesso.
Un tanto che il Bez ha fatto dire anche alla pista, con una gara gestita al meglio nonostante i tanti dubbi sulle gomme e nonostante una RS-GP ancora molto nervosa rispetto alle Ducati. “E’ stato bello, mi sono divertito. Gran bella gara – ha detto ancora Bezzecchi – Quando si parte davanti non è che è più facile, ma si complicano di meno le cose: abbiamo sempre saputo che partire davanti avrebbe cambiato le cose. Qui siamo riusciti a fare meglio del solito, ma non è ancora quello che vorrei fare io, cioè la prima fila o proprio la pole position. Dobbiamo ambire al massimo, ma è innegabile che siamo migliorati molto: uno step più grande tra venerdì e questa mattina e partire quinto ha sicuramente dato una bella mano”.
L’obiettivo, quindi, a Assen è stato lo stesso di sempre, ma questa volta è sembrato molto più vicino, con Marco Bezzecchi che non è stato costretto a correre i rischi di chi si trova a partire dietro e a rendersi protagonista di rimonte che da un lato esaltano gli appassionati, ma dall’altro non permettono mai di esprimersi al massimo del potenziale. “Sappiamo dove dobbiamo lavorare e stiamo semplicemente cercando di farlo al massimo – ha proseguito il pilota italiano – Cosa mi è mancato oggi per attaccare Alex e Marc? Quando ho passato Fabio Quartararo ero in pompa, mi sono avvicinato, ma alla Curva 3 mi si è chiusa davanti e da lì ho iniziato a fare un po’ di elastico. Io andavo forte, ma sembrava che loro andassero fortissimo quasi con semplicità mentre noi dobbiamo faticare di più”.
Chi sicuramente ha dovuto faticare pur guidando una Ducati è Pecco Bagnaia. Sono avversari, ma sono anche grandi amici. “Oggi Pecco l’ho visto poco, ma sì, mi è sembrato un po’ più in difficoltà di quanto mi aspettassi – ha spiegato – Era stato velocissimo sia ieri che questa mattina, ma lui di solito nella Sprint fa sempre un po’ fatica, quindi penso che domani, nella gara lunga, sarà una bella bega avere a che fare con lui (i termini usati sono stati altri, ma irripetibili, ndr). Il mio podio di oggi? Sono davvero contento, è stato il primo con l’Aprilia in una Sprint: regala morale e è una conferma che abbiamo lavorato bene. Però manca ancora domani, godiamoci questo podio, ma restiamo concentrati”.