Ti defollowo! Tra i ragazzini di oggi è una minaccia di quelle che feriscono e, invece, quando è una decisione già presa è di quelle che hanno un significato profondo di distacco e rapporti logorati. Solo che in MotoGP i ragazzini non ci sono più da un pezzo e è di professionisti veri che si parla. Ma in Spagna sembra che quest’ultima considerazione non l’abbia fatta nessuno, visto che è appena diventato un caso il fatto che Valentino Rossi ha smesso di seguire l’account ufficiale della MotoGP.

In effetti, tra i seguiti del 46 su Instagram quell’account non c’è più, ma da qui a dire che è stata una mossa di distacco da parte della leggenda del motociclismo ce ne vuole. Anche perché, diciamolo chiaramente, Valentino Rossi è talmente influente nel motorsport che se avesse voluto mandare un qualche segnale gli sarebbe bastato dire mezza parola in mezza intervista per far scatenare l’inferno. Ma tant’è…
Andiamo, però, per ordine. Dopo il GP d’Italia al Mugello, al quale tra l’altro Valentino Rossi è stato sempre presente insieme agli uomini del Team Pertamina Enduro VR46 e a alcuni ospiti (vip e meno vip) della squadra, in Spagna si sono accorti che il Dottore ha smesso di seguire la pagina della MotoGP. E, inevitabilmente, è scattato il “toto perché”. Al Mugello è successo qualcosa che ha urtato Vale? C’è una rottura che si sta consumando in questa fase di passaggio da Dorna a Liberty Media? Tutte domande che non troveranno mai una risposta e che francamente fanno anche un po’ sorridere. Anche perché la risposta potrebbe essere più semplice del previsto: è facile che Valentino neanche sappia di aver defollowato la MotoGP, magari è successo e basta. instagram, su certe cose, non è nuovo a "decisioni arbitrarie". E, soprattutto, ci sta che Rossi possa aver voluto modificare la sua bolla social per visualizzare "notizie" diverse da quelle che può conoscere prima e meglio attraverso ben altre fonti.

Quello che è certo, piuttosto, è che- in questo momento di grandi cambiamenti per il motorsport a due ruote – Valentino Rossi è e resta una figura fondamentale che, fosse anche solo sul piano dell’immagine e del marketing, potrà garantire continuità nelle politiche di rilancio che Liberty Media vorrà portare avanti per “reclutare” appassionati. Ok, è vero che in passato Rossi è ricorso al “ti defollowo” dopo vicende e episodi di pista, ma un conto è un gesto verso un collega o una persona che gravita nel motorsport e un altro è pensare che quel “segui già” che non c’è più possa voler significare chissà che cosa. Anche perché bisognerebbe accorgersene e non è che a Valentino Rossi, laddove ne sentisse il bisogno, mancherebbero mezzi, contatti e modi per far sapere di essere in disaccordo su qualcosa.
Il “caso”, però, ormai è montato e a questo punto una domanda andrebbe fatta in maniera diretta. A Vale o più semplicemente anche a chi si occupa dei social della MotoGP, giusto per capire se qualcuno ha provato a andare a fondo della questione e a cercare una spiegazione. L’impressione, però, è che non chiarire anche ciò che sarebbe facile rendere assolutamente chiaro potrebbe fare comodo a tutti. Per generare hype e aggiungere qualcosa alle mere performance dei piloti in pista. Ma è ancora motorsport se stiamo a chiederci chi segue chi sui social invece che fare di tutto per vedere sempre più bagarre sull’asfalto?