image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Quando anche Monza smette di essere un’isola felice

  • di Giulia De Ieso Giulia De Ieso

12 settembre 2022

Quando anche Monza smette di essere un’isola felice
Da qualche anno Monza ci ha abituati ai sogni e ai sorrisi misti a lacrime. Ma quest’anno qualcosa è andato storto: la Federazione ha scelto di finire la gara sotto regime di Safety Car, togliendo a Leclerc e agli altri piloti la possibilità di giocarsela fino alla fine. Cosa è giusto e cosa sbagliato in questa scelta?

di Giulia De Ieso Giulia De Ieso

Da qualche anno Monza ci ha abituati ai sogni. Nel 2019 abbiamo assistito al coronamento di un’impresa, quella di Charles Leclerc: seconda vittoria in Formula Uno dopo Spa, davanti al popolo Rosso in festa. Nel 2020 abbiamo applaudito alla rimonta di Pierre Gasly, con le lacrime sul gradino più alto, dopo il periodo buio della retrocessione in Toro Rosso e la perdita del caro amico Hubert.

Nel 2021 il Tempio della Velocità si è tinto di Arancione per quello che sembrava un Ricciardo “Ritrovato”: “I never left”, era il grido dell’australiano, tra lo spumante e i salti, per far vedere il trofeo Numero 1 a tutto l’Autodromo.

Ma quest’anno, sul podio, davanti all’atteggiamento composto di Max Verstappen, pesa tanto il sorriso spento di Charles Leclerc. La vittoria è svanita per colpa di una strategia forse non ottimale e per la decisione della Federazione di finire la gara sotto regime di Safety Car. L’ultimo giro, secondo i Tifosi sulle tribune, e non solo, si poteva correre. E così anche il podio più bello, sotto un rettilineo totalmente colorato di rosso, si è trasformato in una cerimonia antisportiva, tra fischi e l’Inno di Mameli cantato, a squarciagola, sopra quello olandese.

20220911 203543880 3512

La Fia ha scelto di rispettare le regole, dopo quanto accaduto lo scorso 12 dicembre ad Abu Dhabi. Per regalare ai tifosi una battaglia fino all’ultimo giro, fu deciso di non terminare la gara sotto Safety Car. Scelta che si rivelò determinante per il campionato (sappiamo bene chi ne uscì vincitore) e fatale per la carriera lavorativa di Michael Masi. Non ci furono solo tante polemiche e un processo, ma anche minacce di morte, tanto da portare Masi a lasciare la Federazione lo scorso luglio. Proprio per questo, dopo l’ultimo clamoroso finale di stagione, il regolamento, approvato anche da tutti i team, è stato rispolverato e studiato con cura. Affinché una Abu Dhabi 2021 non avvenga mai più.

Ma se da una parte le regole sono state rispettate, dall’altra ci si è certamente trovati in una situazione di sicurezza precaria: il trattore che stava rimuovendo la McLaren di Ricciardo si trovava in punto pericoloso, contromano, mentre tutte le auto continuavano a correre in pista. Inoltre la Safety Car è entrata non dopo il leader della gara, Max Verstappen, ma dietro George Russell, in terza posizione. Alcuni piloti hanno continuato a correre a 300 kilometri orari. Allora la cosa giusta era mettere bandiera rossa, fermare la gara, rimuovere la macchina in sicurezza e far correre i giri mancanti, non togliendo lo spettacolo?

Poco ma si sicuro, oggi, tra ciò che è accaduto in Formula 3 e (di nuovo) in Formula 1, si è visto quanto le decisioni della direzione gara possano incidere nel decidere una gara così come un campionato. Il prossimo passo non sarà non ricreare a tutti i costi una nuova “Abu Dhabi 2021”, ma evitare ogni imbarazzo e controversia del genere.

20220911 202513879 3043

More

Titolo Ferrari (solo) entro quattro anni? Binotto dà ragione a Elkann e sente “totale supporto”

di Redazione MOW Redazione MOW

Formula 1

Titolo Ferrari (solo) entro quattro anni? Binotto dà ragione a Elkann e sente “totale supporto”

Elkann promette il Mondiale Ferrari, ma… “entro il 2026”. E su Binotto: “Non soddisfatto, però…” E sul dualismo Leclerc-Sainz...

di Redazione MOW Redazione MOW

Riponete le bandiere

Elkann promette il Mondiale Ferrari, ma… “entro il 2026”. E su Binotto: “Non soddisfatto, però…” E sul dualismo Leclerc-Sainz...

Il tempo è galantuomo: ora il problema della FIA non si chiama più Michael Masi

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Formula 1

Il tempo è galantuomo: ora il problema della FIA non si chiama più Michael Masi

Tag

  • Carlos Sainz
  • Charles Leclerc
  • Ferrari
  • Formula 1
  • Formula 1 2022
  • Monza
  • Scuderia Ferrari

Top Stories

  • IL DOPING DIVIDE IL TENNIS: Il caso Ouhdadi (squalificato per tre anni causa Clostebol), le polemiche per la differenza con Sinner e l’attacco di Kyrgios

    di Giulia Sorrentino

    IL DOPING DIVIDE IL TENNIS: Il caso Ouhdadi (squalificato per tre anni causa Clostebol), le polemiche per la differenza con Sinner e l’attacco di Kyrgios
  • Il venerdì di Le Mans ci ha detto che Marc Marquez userà il telaio nuovo per ammazzare un campionato che Ducati non domina più

    di Tommaso Maresca

    Il venerdì di Le Mans ci ha detto che Marc Marquez userà il telaio nuovo per ammazzare un campionato che Ducati non domina più
  • SINNER VA A ROMA, KYRGIOS NON PERDONA. Nick torna all’attacco contro Jannik e scazza con chi lo difende Jannik. Ci risiamo?

    di Giulia Sorrentino

    SINNER VA A ROMA, KYRGIOS NON PERDONA. Nick torna all’attacco contro Jannik e scazza con chi lo difende Jannik. Ci risiamo?
  • La Formula 1 a Miami fa già casino: i Tifosi contro la Ferrari, le livree speciali… e la rumorosa assenza di Max Verstappen

    di Alice Cecchi

    La Formula 1 a Miami fa già casino: i Tifosi contro la Ferrari, le livree speciali… e la rumorosa assenza di Max Verstappen
  • La misura di Marc Marquez? L’ammissione di Johann Zarco suona di avvertimento per Pecco Bagnaia: “è un pilota molto estremo”

    di Emanuele Pieroni

    La misura di Marc Marquez? L’ammissione di Johann Zarco suona di avvertimento per Pecco Bagnaia: “è un pilota molto estremo”
  • Nadal si lancia in previsioni tra Sinner e Alcaraz e avvisa Jannik per Roma: “Sarà difficile perché dopo un periodo lontano dalle competizioni…”. E sul doping, Musetti, Berrettini e Cobolli…

    di Giulia Sorrentino

    Nadal si lancia in previsioni tra Sinner e Alcaraz e avvisa Jannik per Roma: “Sarà difficile perché dopo un periodo lontano dalle competizioni…”. E sul doping, Musetti, Berrettini e Cobolli…

di Giulia De Ieso Giulia De Ieso

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

L’Italvolley campione del mondo, la Polonia e il paradigma di Milik: mai esultare troppo in anticipo

di Federico Vergari

L’Italvolley campione del mondo, la Polonia e il paradigma di Milik: mai esultare troppo in anticipo
Next Next

L’Italvolley campione del mondo, la Polonia e il paradigma...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy