Ieri John Elkann, presidente Ferrari, aveva detto: “Sono fiducioso che di qui al 2026 la Ferrari tornerà a vincere un Mondiale costruttori e un Mondiale piloti”. Un obiettivo per evitare di arrivare ai vent’anni (!) di digiuno. Parole non proprio entusiamanti per i tifosi del Cavallino, che però oggi vengono “sposate” dal team principal di Maranello Mattia Binotto: “La squadra – le sue dichiarazioni raccolte dalla Gazzetta – è sempre stata concentrata per fare bene e lo ha fatto con le vittorie di quest’anno, cosa che non era affatto scontata. Se guardiamo al passo avanti che abbiamo fatto dal punto di vista tecnologico, rispetto alla scorsa stagione, è stato immenso. Dobbiamo tornare indietro di parecchi anni in Ferrari per avvertire progressi del genere per cui la squadra sta lavorando in modo unito, consapevole della propria forza ma anche dei propri limiti sui quali dobbiamo migliorare. Da parte del presidente abbiamo sempre avuto il suo totale supporto, lo sapevamo, ci confrontiamo costantemente e vedere la sua intervista che lo ribadisce, dà fiducia, dà serenità perché anche nei momenti difficili poter lavorare in totale serenità è molto importante”.
In realtà Elkann aveva anche espresso un parere piuttosto perentorio sullo stesso Binotto, quando gli era stato chiesto se fosse soddisfatto del lavoro del team principal: “Soddisfatto no, perché penso che si possa sempre far meglio. Ma credo che aver dato fiducia a Binotto e alla sua squadra sia stata la scelta giusta e ha pagato. Grazie a loro siamo tornati competitivi e vincenti”. Binotto concorda con la necessità di ridurre gli sbagli (“Facciamo troppi errori” aveva detto il presidente): “Ce ne sono troppi per chi ambisce a vincere il campionato. Bisogna tendere alla perfezione e fare sicuramente meglio di quest’anno”.
Sì ma questo campionato? Davvero si parla di 2026 quando già quest’anno all’inizio sembrava alla portata? “Da qui al 2026 – dice Binotto – non vuol dire che lo vinceremo proprio in quell’anno, potrebbe essere prima e noi siamo qui a lavorare proprio per quello. Tornare a essere competitivi è il primo passo, lavorare sugli errori il prossimo e avere una mentalità definitivamente vincente sarà quello decisivo. La strada resta ancora in salita, lo sappiamo. Gli errori di questa stagione lo stanno dimostrando ma la squadra è desiderosa, vogliosa, determinata a progredire al più presto”.
Quanto alle gerarchie interne (Elkann aveva parlato di “Leclerc in pole position” per il Mondiale piloti), da Binotto arriva una mezza smentita, o comunque una precisazione: “Entrambi i piloti hanno diritto a iniziare la stagione con le medesime opportunità”. Sarà il modo giusto per far sì che la stagione prima o poi finisca con un titolo?