Può un pilota andare così bene in pista da far quasi fallire la sua scuderia? A quanto pare sì. La strana vicenda di Kimi Raikkonen in Lotus, raccontata dal giornalista finlandese Heikki Kulta nel 2020 e tornata virale in queste ore, ne è la prova più evidente.
Quando Raikkonen firmò con la Lotus, per il ritorno in Formula 1 dopo un periodo di allontanamento dal mondo delle monoposto, le prospettive di successo non erano molte. La scuderia non si aspettava una lotta per il mondiale, difficilmente pensava di arrivare a punti in ogni Gran Premio, e nessuno sapeva che cosa aspettarsi da Raikkonen, campione del mondo rientrato in competizione dopo un lungo stop.
Ma la storia andò diversamente e il finlandese conquistò - in due anni - la bellezza di due vittorie, 15 podi e 390 punti in classifica, conquistandosi così un posto sul podio tra i migliori piloti di quel biennio, alle spalle di Sebastian Vettel e Fernando Alonso.
Tutto perfetto, o no? Sembra incredibile ma quel successo rappresentò per la Lotus un enorme problema finanziario: “Ho sentito parlare per la prima volta dei piani di rientro in Formula 1 di Raikkonen al GP di Germania nel 2011 – ha spiegato Heikki Kulta – all’epoca erano in corso trattative con Williams, ma più tardi quell’autunno è emerso che aveva stretto un accordo con la Lotus. È stato sorprendente vedere quanto velocemente fosse in grado di adattarsi dopo tutto quel tempo, alla quarta gara del 2012, in Bahrain, è arrivato secondo. Poi ci fu la vittoria di Abu Dhabi, il 4 novembre, che è stata qualcosa che rimarrà con me per sempre. Raikkonen ha conquistato 390 punti in due anni con Lotus. Il capo della squadra, Gerard Lopez, non si aspettava certo un simile risultato e l’accordo che aveva fatto di pagare 50.000 Euro a punto a Kimi portò quasi al fallimento la squadra. Il solo bonus per i punti ha garantito a Raikkonen 19.5 milioni di Euro”
50.000 euro per ogni punto guadagnato. Una cifra enorme che, solitamente, viene promessa a piloti molto conosciuti - come nel caso di Raikkonen - quando le prospettive di andare effettivamente a punti sono pochissime, ciò che molto probabilmente si aspettava la Lotus nel biennio 2012-2013. Le due parti riuscirono comunque ad arrivare a un accordo che, grazie al passo indietro di Raikkonen, salvò i posti di lavoro di molti dipendenti della Lotus. Il finlandese ricevette bonus extra da sponsor e grazie a visibilità televisiva, rinunciando almeno in parte all'astronomica cifra di 19.5 milioni di Euro.