Lin Jarvis lo ha detto appena pochi giorni fa: “Fabio Quartararo è un grandissimo campione e ha tutte le carte in regola per diventare il Marc Marquez della Yamaha”. Una affermazione che da un lato ha avuto il sapore della sviolinata, in un momento in cui il pilota francese si sente deluso dalla Yamaha e potrebbe valutare di cedere a qualche sirena del mercato, e che dall’altra parte, però, conferma la volontà della casa di Iwata di strutturare un percorso sul lungo termine. Insomma, Yamaha non ha alcuna intenzione di puntare su qualcun altro e lo ha dimostrato, in qualche modo, anche nel 2022, sviluppando una moto che, di fatto, solo Fabio Quartararo ha saputo far andare forte.
“Non è stato facile – ha detto l’ex campione del mondo francese – e alla fine Pecco e Ducati sono riusciti a superarci, però non è vero che la M1 è una pessima moto. Io resto convinto che ci sia una buona base, anche se ci sono diverse cose da risolvere”. Il francese, quindi, prende un po’ le distanze dalle considerazioni fatte sulla M1 da tutti gli altri piloti di Yamaha, ma conferma che c’è tanto lavoro da fare. Anche perché il grande vantaggio della moto giapponese, ossia la velocità in curva, non c’è più: “La Ducati e gli altri costruttori sono ormai altrettanto forti in curva. Alla Yamaha è mancata la velocità massima, ma la Ducati è diventata molto più forte in frenata e in curva, quindi non abbiamo più un vero vantaggio e dobbiamo andare al limite sempre per poter provare a tenere il passo. Nonostante queste grandi difficoltà, posso ancora dare il massimo e continuare a sperare che la Yamaha faccia presto grandi progressi e che possiamo essere ancora più veloci. Manca molta accelerazione e manca la potenza, faccio costantemente pressione sugli ingegneri giapponesi, perché se riusciremo a eliminare questa debolezza avremo l'opportunità di lottare per la vittoria ogni fine settimana”.
Un modo per ribadire ancora una volta che le prime uscite della prossima stagione saranno decisive, con Fabio Quartararo che, al momento, sembra rifiutare l’ipotesi di diventare il Marc Marquez della Yamaha. Lui non nasconde di voler vincere ancora e anche il suo agente ha più volte detto che il contratto con la casa di Iwata è comunque subordinato alla moto che gli ingegneri giapponesi riusciranno a mettere a punto. E’ altrettanto chiaro, però, che l’idea di restare con il marchio che lo ha portato in MotoGP per tutta la sua carriera è qualcosa che a Fabio Quartararo non dispiacerebbe: “Mi sentirò il Marquez della Yamaha solo quando, proprio come Marc, avrò vinto sei mondiali. Solo a quel punto potrò convivere con questo paragone” – ha scherzato l’ex campione del mondo francese. Nel frattempo, Quartararo fa anche una chiamata speciale: “Quest’anno non abbiamo confrontato mai i dati con quelli dei piloti della squadra satellite e quindi non sarà un problema aver perso il team RNF. Però nella stagione che sta per iniziare avremo solo due moto – ha concluso rispondendo alla domanda sul possibile ritorno di Valentino Rossi – e non va bene. Non conosco i piani di Yamaha, ma una squadra satellite può essere utile e se sarà quella di Valentino Rossi potrò solo essere contento”.