Terzo e quarto, ma staccati e di tanto dalle due McLaren, che in Austria mettono a segno un’altra doppietta. Quella di Charles Leclerc e Lewis Hamilton è stata una gara lineare, senza alcun intoppo, ma al traguardo il distacco è pesante: venti secondi per il monegasco, ventinove per l’inglese, fotografia perfetta della situazione attuale della Scuderia. Si è fatto il massimo, ma non è bastato per l’ennesima volta perché i limiti della SF-25 ci sono e sono evidenti. Eppure, il fine settimana è stato tutt’altro che negativo, perché dei passi in avanti, seppur piccoli, si sono visti.

Entrambi gli aspetti sono evidenti dopo una gara che, al netto dei distacchi, ha riportato la Ferrari al secondo posto nei Costruttori, rimasto l’unico obiettivo in termini di classifica a cui la Rossa può ambire. E lo sa bene Charles Leclerc, che sceso dalla vettura parla sì di difficolta, ma non solo: “In questo momento siamo in una situazione dove per massimizzare il potenziale della macchina dobbiamo fare tanto lift and coast durante la gara e oggi ne abbiamo pagato tanto il prezzo, soprattutto da parte mia” - ha spiegato a Sky, poi aggiungendo - “Il bilancio che avevo e il lift and coast non andavano d’accordo e ho fatto tanta fatica. Detto questo, anche con una gara perfetta non credo avremmo raggiunto la McLaren, ma stiamo facendo dei passi avanti. L’upgrade che abbiamo portato ci ha aiutato a conquistare questo podio e dobbiamo continuare a spingere al massimo”.
È chiaro, perché se da un lato la situazione è questa, dall’altro bisogna continuare a spingere, perché c'è bisogno di tornare a lottare in alto. “Sicuramente nessuno è soddisfatto e non possiamo esserlo per un terzo posto, ma in una stagione come questa è uno step che fa bene per il morale di tutti. C’è tanto lavoro dietro le quinte per migliorare. Stiamo spingendo tanto e spero che non appena arriveranno gli altri upgrade ci aiuteranno a fare un altro step”.

Terminata la gara però, ad accennare un sorriso non è solo il monegasco, perché al Red Bull Ring si è finalmente visto un altro Hamilton, lontano dal Sir Lewis cupo e tagliente delle scorse gare. “Innanzitutto, credo che come team siamo progrediti, che è molto bello da vedere. Grazie a tutta la squadra, sono davvero grato a tutti” afferma a Sky, tentando persino di farlo in italiano, cosa da non sottovalutare visto il mood delle interviste che finora l’hanno quasi sempre caratterizzato. “È bello fare un passo avanti e sentirsi più veloce. Dopo la qualifica abbiamo trovato un problema che ho avuto nell’ultimo giro e che mi è costato un decimo, il che è positivo. In gara fatico ancora un po’ con questa macchina, c’è stato sottosterzo soprattutto ad alta velocità e questi freni sono costantemente un problema. Però siamo arrivati più vicini e dobbiamo continuare a spingere, attaccare e migliorare”.
Si percepisce un clima più sereno, cruciale per lasciarsi alle spalle il periodo negativo che ha accompagnato la squadra in Austria, tra le mille indiscrezioni partite alla vigilia dello scorso GP, in Canada. È vero, fare il massimo non è bastato e per adesso tocca arrendersi a una McLaren semplicemente più veloce, eppure una reazione c’è stata. Bisogna continuare a spingere proprio come affermato da entrambi i piloti, perché nonostante la fatica e l’inferiorità la stagione è ancora lunga. Rimane un solo obiettivo, cruciale non tanto per gli esiti di questa stagione quanto per iniziare il prossimo anno nel migliore dei modi possibili: tornare a lottare per la vittoria, togliendo un po’ di quella pressione che nell’ultimo periodo è salita alle stelle, prima che tutto possa esplodere compromettendo una stagione che ancora non è nemmeno iniziata.
