Nonostante le alte aspettative per la stagione 2022, la situazione rispetto al passato sembra essere rimasta immutata. L’obbiettivo dichiarato del nuovo regolamento era quello di diminuire la sensibilità delle monoposto, e di accorciare il distanziamento tra le auto in pista. Eppure, dopo le prime 7 gare del mondiale, la vetta della classifica è dominata dai team di Red Bull, Ferrari e Mercedes. Le altre squadre, invece, continuano ad arrancare rendendo la lotta in centrocampo ancora più serrata.
Uno dei primi piloti ad esprimere il suo disappunto è stato Pierre Gasly, vincitore del GP a Monza nel 2020: “Mi aspettavo che la griglia si compattasse, cosa che credo sia avvenuta a centrocampo, se si guarda dalla quarta posizione in giù in classifica Costruttori, credo che ci siamo raggruppati parecchio. Tuttavia, i primi tre sono in un mondo a parte. L’anno scorso molte volte mi sono emozionato perché riuscivo a superare le Ferrari, a volte le Red Bull, ed in altri casi le Mercedes in Qualifica. Mi sembrava che i primi tre fossero i più veloci, ma non facevano un altro campionato. Quest’anno non c’è modo. È evidente che ci sia un grande divario, solo Bottas può sfidarli a volte. Loro sono da soli, e noi stiamo letteralmente lottando per il settimo posto. Il che è un po’ triste, perché l’obiettivo era chiaramente quello di avvicinarci. Spero quindi che si possa trovare una soluzione per i prossimi anni, perché questo è l’obiettivo, ed è quello per cui tutti noi piloti stiamo spingendo. Vogliamo che i piloti abbiano un impatto e un contributo maggiore sul risultato finale”.