S’è ritirato quando aveva solo ventisette anni, appendendo il casco al chiodo e sentendo di aver dimostrato tutto quello che aveva da dimostrare. Ma, evidentemente, Casey Stoner non aveva detto tutto quello che aveva da dire, visto che ormai le sue uscite pubbliche sono continue bordate contro la MotoGP attuale, gli ex colleghi e la piega che ha preso il mondo delle corse. L’ultima intervista, rilasciata a ElMundo, è un concentrato di critiche, anche piuttosto feroci. A cominciare da Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Andrea Dovizioso. “Si sono persi – ha detto Casey Stoner – probabilmente dimostrando di non essere veri campioni, mi chiedo se i piloti di oggi lavorino duramente o meno”. Parole piuttosto dure, con il due volte campione del mondo che incalza: “Ci sono piloti che hanno fatto errori imperdonabili e che, nonostante questo, hanno continuato a sorridere come se non fosse affare loro. Sembra che oggi ci si preoccupi di più dei followers e delle stories su Instagram piuttosto che dei risultati in pista”.
Vere e proprie bordate, quindi, da parte dell’ex idolo di Ducati e Honda, che non ha risparmiato nemmeno la Dorna e, soprattutto, la scelta di correre tanti gran premi in Spagna: “E’ paradossale – ha affermato – non capisco perché si debbano correre così tante gare in Spagna. In Formula1 questo non accade e non vedo perché deve accadere in MotoGP”. Che con Carmelo Ezpeleta e Dorna i rapporti non sono mai stati esaltanti era cosa nota, ma Casey Stoner ce l’ha con la piega che ha preso l’intero sistema più che con gli organizzatori: “C’è troppa elettronica, così il pilota non conta più niente e il controllo di tradizione, ormai, fa quasi tutto da solo. Lo spettacolo a lungo andare ne risentirà”. E un po’ questa affermazione fa riflettere, visto che ieri proprio ilcampione del mondo in carica, Joan Mir, si è ritirato dal Gran Premio del Portogallo proprio a causa di un problema di elettronica, affermando che “senza controllo di trazione sarebbe stato pericoloso restare in pista”. Come se il polso, quindi, non contasse più niente. E’ proprio questo che afferma Casey Stoner quando aggiunge: “Non capisco perchè ci sia tanta elettronica, il controllo di trazione o il sistema anti-impennata, non capisco che ci sia così tanta aerodinamica, le ali sulle moto e, soprattutto, non capisco che i regolamenti cambino così tanto”.
Le critiche non risparmiano neanche Marc Marquez, anche se sembrano più un riconoscimento della superiorità del Cabroncito: “Marquez – ha aggiunto Stoner – ha sbagliato tutto. Se avesse avuto pazienza e non avesse forzato il rientro, sarebbe riuscito a vincere questo mondiale anche correndo la metà delle gare. La sua superiorità rispetto a tutti gli altri è evidente e schiacciante al punto da mettere in ridicolo tutti gli altri. Lo abbiamo visto a Jerez, prima di quell’errore”. Una bordata, quindi, ma anche un complimento all’otto volte campione del mondo, con l’australiano che, comunque, spende parole positive anche per Joan Mir: “E’ quello che ha lavorato di puù in questa stagione ed ha dimostrato maggiore costanza. Il lavoro paga sempre e per questo Joan Mir ha vinto meritatamente”.
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