Il talento gigantesco e naturale di Pedro Acosta non si limita alla pista, è universale. Tanto che a sentirlo parlare e a vedere come si comporta penseresti che lui, nella vita, doveva fare proprio questo, il fuoriclasse in MotoGP. Acosta regala continuamente situazioni al limite: lui che vomita nel casco o che pensa ad andare al cesso mentre corre, che si inserisce nei discorsi di Bagnaia e Martín perché secondo lui sono troppo noiosi, cose così. Acosta è il pilota che in Moto2 regala una pizza ai meccanici di Arbolino dopo averli battuti al Mugello, in casa, giusto per sfotterli, raccontando con grande tranquillità di aver voluto “distruggere mentalmente” il suo avversario.
Cose che vengono in mente guardando il suo ultimo set composto da casco, guanti e stivali dedicato al GP d’Australia e battezzato Acosta Mullet. Per altro il video con cui Pedro presenta il set è un piccolo capolavoro: c’è lui vestito da aussie, da australiano, una tenuta da operaio dell’outback comprensiva di stivali Blundstone e in sottofondo Thunderstruck degli AC/DC. Acosta fa l’accento australiano e minaccia la gente con una chiave a pipa, poi mostra il mullet sul casco - un’idea abbastanza nuova tutto considerato - e uno sticker dedicato.
A questo punto, fossimo stati al posto di Jack Miller avremmo lanciato uno stivale nel box - quello di Acosta però. Pedro, in meno di un anno, gli ha portato via tutto: lo scettro di pilota più schietto e diretto della griglia, per esempio. O il posto sulla KTM ufficiale che invece a Jack era stato promesso, il che è comunque meno sconfortante rispetto all’idea di dover confrontare i propri dati con quelli di un ventenne indiavolato che fa tutto meglio di te. A Jack, nel confronto con Pedro, restava l’amore dei tifosi di casa: la sensazione è che da adesso dovrà dividersi pure quello e sì, potrà sembrare una teoria del complotto e una stortura, ma considerato il protagonista di questa storia non c’è da escludere un pizzico di malizia nella scelta. Magari no, magari è un caso. L’approccio del pilota veloce e spietato con gli avversari anche prima di entrare in pista, però, è sicuramente una prerogativa di Pedro Acosta.