Loris Capirossi ci ha scritto un libro intero. Su cosa? Sul rapporto con la paura. Un qualcosa, la paura, che c’è ma resta distante nella vita di un pilota e che quando si avvicina, invece, ti fa arrivare a dire “ma io sono matto, è ora di smettere”. L’estrema sintesi è questa e adesso qualcosa dimolto simile a ciò che Capirossi ha snocciolato con pagine e pagine l’ha detto anche Raul Fernandez. Uno che in MotoGP, invece, è poco più di un mezzo esordiente, ma che ha raccontato di aver dovuto soffrire e non poco per arrivare a giocarsela tra i più grandi.
“Mi considero una persona combattiva – ha raccontato - Ritengo che la mia carriera sportiva, in certi momenti, sia stata molto dura; e sfortunatamente l'anno scorso è stato un periodo molto difficile. Non mi è piaciuto finire quindici secondi dietro in Thailandia, ma un solo risultato non può offuscare tutto. Sono il primo a morire dentro quando le cose non funzionano”. Di problemi, anche fisici, Raul Fernandez ne ha effettivamente avuti parecchi. E anche questo 2024 non è cominciato nel migliore dei modi, vista la caduta di Sepang che ha messo fine ai test molto prima del tempo. Con, in più, anche la consapevolezza di non poter fare conto sui dati dello scorso anno.
“Preferisco non prenderli in considerazione – ha detto – fino a metà stagione stavo malissimo con il braccio e quei dati non sono reali. Le cose hanno iniziato ad andare meglio da metà stagione in poi, ma in questo 2024 per me sarà come un nuovo esordio”. Dopo il Mugello, infatti, per lui dovrebbe arrivare anche una RS-GP identica a quella degli ufficiali e del suo compagno di squadra Miguel Oliveira, con Fernandez che ora spero di aver chiuso i conti con la sfiga. Anche perché non vuole ritrovarsi da giovanissimo a fare i conti con quella sensazione che Loris Capirossi ha raccontato nel suo libro.
“Io non credo – ha concluso – che chi fa il pilota conosca realmente la paura. Non credo che ci sia qualcuno che ce l'ha. Puoi sentire una sorta di rispetto, ma non la vera paura. Penso che il momento in cui arriva la paura è anche il momento in cui metti fine alla carriera. Io adesso voglio solo vincere e divertirmi”.