Mancano meno di tre settimane al primo GP della stagione e Dorna lo sa. Così, mentre su YouTube cominciano a comparire (gratuitamente) le puntate di There can be only one, il documentario sulla stagione 2023 del motomondiale, gli account ufficiali della MotoGP hanno cominciato a spingere sui contenuti. E lo faranno sempre di più considerando che lunedì 19 e martedì 20 i piloti saranno di nuovo in pista a Lusail per gli ultimi test dell’anno. Nel frattempo però, direttamente da Sepang arriva un breve dialogo tra Pecco Bagnaia e Marc Márquez. I due sono rilassati, probabilmente alla fine dei tre giorni di test. Pecco vede Marc, che forse si aspettava di adattarsi più in fretta, e gli chiede se la Ducati “È tosta”. L’altro annuisce, dice soprattutto che “È diversa”.
Sembrano due motociclisti in cima al passo, uno dei quali si è presentato per il giro domenicale con il mezzo nuovo. Contento, ma frastornato. Bagnaia continua: “Ti ho visto da dietro, la stai guidando come la Honda. Si vede”. Marc ammette di avere ancora qualche problema a sfruttare la gomma, poi aggiunge: “Devo capire come fare il time attack perché con la Honda quando entri in curva lei comincia ad accelerare subito, ma con questa moto è diverso”.
A colpire è soprattutto la frase di Pecco, che sembra riportarci indietro - con ancora più domande - a quando la Ducati cercava di vincere il mondiale con Andrea Dovizioso: “Questa moto non gira”, dice Bagnaia. Non gira ancora, verrebbe da dire. Eppure adesso è la moto da battere che, sempre a sentire il tre volte campione del mondo, ha nella stabilità il suo pregio più grande: “Alla fine la moto è ferma. Forse è un po’ pesante, ma è stabile. Quando vedevo la Honda sembrava che fosse più veloce a fare i cambi di direzione”.
Stavolta è Marc a spiegare che in realtà la sua vecchia moto non è poi così leggera: “La Ducati è stabile, ma non la sento più pesante”. Ecco, sarebbe stato bello poterli ascoltare ancora un po’, godersi lo spettacolo. Prima che cominci il mondiale e che nessuno abbia più voglia di parlare.