I test sono solo test perché gli unici punti che puoi rimediare da queste giornate sono punti di sutura, roba che per altro è sempre meglio evitare. I piloti fanno esperimenti, lavorano sul feeling, prendono il ritmo e rischiano meno. Eppure stare davanti, in questa MotoGP che accende il mercato ancora prima che ci siano dei risultati, nonché l’inizio del campionato, è comunque fondamentale. Soprattutto nel caso di Fabio Di Giannantonio, velocissimo a fine stagione quando era in cerca di un contratto e osservato speciale di questo 2024. Sì, perché Valentino Rossi e soci gli hanno offerto un contratto annuale e Fabio si è trovato in un ambiente diverso, con una moto relativamente nuova (guiderà una Desmosedici GP23) e quel compagno di squadra, Marco Bezzecchi, con cui ha sempre condiviso la carriera da pilota. Sbagliare tutto è un attimo. Eppure, da quando è stato ufficializzato il passaggio di Marc Márquez in Gresini, solo Pecco Bagnaia e Jorge Martín hanno fatto meglio del romano.
Invece Fabio Di Giannantonio lascia Sepang con l’8° tempo assoluto e il miglior rendimento sul passo gara: ok, non c’era nessuna Sprint Race, ma buona parte dei piloti hanno provato a mettere insieme un long run nell’ultima giornata di test e Diggia è quello che ne è uscito decisamente meglio. La Sprint Simulation calcolata da MotoGP.com vede Fabio davanti a tutti con sette decimi su Enea Bastianini e più di un secondo su Jorge Martín, al terzo posto di questa particolare classifica.
E pensare che fino all’anno scorso erano in molti a volerlo fuori dalla MotoGP. Anzi, fuori dal mondo delle corse. Il punto è sempre lo stesso: non puoi capirli fino in fondo questi ragazzi, che nel tempo di uno starnuto passano dal prendere un premio a fare le valigie e darsi ai corsi di guida sicura. Dovresti aspettare, non giudicare, fidarti dell’istinto, guardare le corse. Sopratutto guardare le corse. Perché le puoi riempire di elettronica, ali, strumenti e regolazioni, ma l’ultimo metro sarà sempre dell’essere umano: ad un certo punto, a trecentosessanta su di una moto, ci deve andare qualcuno con le palle. E Fabio Di Giannantonio ha dimostrato ancora di saperlo fare.