Le Yamaha M1 non hanno brillato a Losail. Non lo hanno fatto quelle ufficiali del Team Monster Energy e non lo hanno fatto quelle satellite del Team RNF di Darryn Binder e Andrea Dovizioso. Così, mentre tutti si chiedono cosa sta succedendo al marchio che fino a qualche anno fa metteva in pista la moto migliore in assoluto e che nella passata stagione ha conquistato il mondiale con Quartararo, sono passate quasi inosservate le dichiarazioni di Razlan Razali, patron del Team RNF. Il manager malese, che di solito non usa troppo il filtro della diplomazia, ha ammesso che c’è molto da fare e tanto da migliorare. Senza nascondersi, quindi, dietro una crisi che sembra riguardare tutta la Yamaha e non solo la sua squadra.
Solo che nel farlo ha usato due pesi e due misure con i suoi piloti, visto che per Binder ha speso parole di comprensione e con Andrea Dovizioso, invece, è stato piuttosto lapidario. “Già dai commenti che ha dato, c'è spazio per lui per migliorare nelle prossime gare. Nel complesso chiudiamo il fine settimana con qualche punticino e non è male, non vediamo l'ora che arrivi la prossima gara. Andrea Dovizioso deve trovare il modo di fare bene”. Parole che non sono poi così negative, nonostante l’imperativo finale, ma che rischiano di diventare pesanti alla luce di quanto detto, invece, in riferimento a Darryn Binder: “Siamo molto contenti di quello che ha fatto Darryn lottando con tutti gli esordienti e perdendo solo contro Remy Gardner, che è il Campione del Mondo Moto2. Sarebbe stato bello avere un punto, ma l'esperienza di finire questa gara lottando con gli altri debuttanti vale di più di quel punto. C'è più potenziale in ciò che Darryn può fare nelle prossime due gare".
Ok, uno, Andrea Dovizioso, è il veterano della MotoGP, mentre Darryn Binder e il più rookie tra i rookie, ma l’impressione è che adesso ci sia poco da chiedere ai piloti, visto che c’è di mezzo una moto con cui ha fatto fatica anche il campione del mondo in carica. E è in questa ottica che le parole di Razali fanno riflettere, soprattutto alla luce anche di quanto detto da Maio Meregalli: “I piloti hanno avvertito una pressione delle gomme insolita alto quasi subito dall'inizio della gara. Questo ha impedito loro di attaccare, vogliamo capire cosa è successo, ma non siamo preoccupati. Sapevamo già, tra l’altro, che Losail sarebbe stata una pista molto critica per noi, ma siamo comunque delusi perché è chiaro che avevamo aspettative differenti”.