Undici gare in carriera e subito una grande chance, ovvero quella di occupare il secondo sedile Red Bull al fianco di Max Verstappen. Quella di Liam Lawson è stata un’ascesa veloce, dopo aver stupito sia nel 2023 che nel 2024 in Racing Bulls, in entrambi i casi in sostituzione di Daniel Ricciardo: prima a causa dell’infortunio rimediato dall’australiano a Zandvoort, poi a seguito della sua bocciatura a metà della scorsa stagione. Occasioni d’oro, che il giovane neozelandese ha sfruttato al massimo, affermandosi come il più papabile dei canditati ad affiancare Verstappen nel team di Milton Keynes.
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Undici gare in cui ha impressionato, non soltanto per la velocità espressa in pista quanto per la solidità mostrata e la capacità di saper lottare: Lawson, nonostante i suoi appena 23 anni, in pista è un duro, uno di quelli che vende cara la pelle. Forse è stato proprio questo a colpire Helmut Marko, che nonostante la poca esperienza ha deciso di puntare su di lui, seppur sul mercato piloti fossero disponibili nomi ben più blasonati, Carlos Sainz primo tra tutti. La prossima stagione però saranno due le sfide che attenderanno Lawson: da un lato adattarsi alla Red Bull, una vettura che, a causa della propria natura ha messo in difficoltà tanti dei piloti che l’hanno guidata; dall’altro non sfigurare al fianco di Max Verstappen, negli anni diventato la colonna centrale dell’intera squadra. Un compagno scomodo, una figura ingombrante che nel corso della sua carriera ha “demolito” praticamente tutti i suoi compagni di squadra: da Sainz a Ricciardo, passando per Gasly, Albon e Perez. Nessuno di questi è mai riuscito a tenere il passo dell’olandese, se non in qualche sporadica occasione.
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A confermare la difficoltà della sfida che dovrà affrontare Lawson è anche Anthony Davidson, ex pilota di Formula 1 e adesso impegnato nel ruolo di collaboratore per Sky Sport F1. “È un po' rischioso mettere qualsiasi pilota contro Max Verstappen quando è al suo massimo splendore”, ha affermato Davidson a RacingNews365. “È un distruttore di compagni di squadra, chi avrebbe mai pensato a quello che ha fatto a Ricciardo, al punto che Daniel ha pensato di dover passare alla Renault? Ci sono molti buoni piloti contro cui si è scontrato, Pierre Gasly e Alex Albon, e c'è stato Carlos Sainz nei primi anni, ma non abbiamo ancora visto qualcuno salire sulla vettura gemella e sfidare adeguatamente Verstappen, tenendo la testa alta alla fine della stagione senza finire ko dai continui colpi ricevuti. Quindi, è un po' un rischio, ma credo che al punto in cui la squadra è arrivata al termine della scorso anno, nessun altro avrebbe potuto prendere il posto di Perez. Il messicano non è stato in grado di lottare con costanza e aiutare la Red Bull a conquistare il campionato costruttori”.
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Un duro compito aspetta dunque Liam, impaziente di giocarsi le sue carte e dimostrare ancora una volta il suo valore. Ha aspettato il suo momento, incassando il colpo quando lo stesso Marko gli aveva preferito l’esperienza di Daniel Ricciardo in Racing Bulls. Poi l’opportunità ad Austin e un futuro conquistato a suon di battaglie. "Al momento so di avere poco tempo a disposizione per fare bene e dimostrare il mio valore” aveva affermato in conferenza stampa dopo il duro corpo a corpo con Sergio Perez in Messico. Ci è riuscito, ma adesso è già tempo di una nuova, grande, sfida. Max Verstappen lo attende.
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