Rossa, Desmo, concepita per la redenzione. Il weekend di Marc Marquez ad Austin lo vogliamo battezzare come una delle serie videoludiche più amate della storia, Red Dead Redemption, roba abbastanza potente da poterci fare un film e, di certo, perfetta per l’occasione. Specialmente considerando che è stato lo stesso Marc, per presentare il primo casco speciale di questo 2024, a pubblicare un video sui suoi profili social vestito da cowboy. Un cowboy che esce dal saloon, si mette vicino al fuoco e sprona un cavallo, trasformandosi in una delle idee che vediamo sempre più spesso da quando ha un nuovo manager (Jaime Martinez) e un’agenzia di comunicazione, Vertical. Uno può dire che non serve, che la MotoGP si fa in pista. Lui, evidentemente, è già pronto per gli americani, per la spettacolarizzazione promessa da Liberty Media e per quello che volente o meno sarà un appuntamento fondamentale per la sua stagione.
Che questo appuntamento sia così importante per Marc Marquez non è un mistero: lo spagnolo in Texas ci ha vinto sette volte su nove partecipazioni, mentre in America ha 11 vittorie (tre a Indianapolis e una a Laguna Seca su 13 partenze. È la sua terra e, se dovesse vincere domenica, sarebbero passati 903 giorni dall’ultima volta, quando salì sul primo gradino del podio nel GP dell’Emilia Romagna 2021, lo stesso che - per darvi un’idea del tempo passato - incoronò Fabio Quartararo campione del mondo.
Video o meno, casco o meno, quella di Marc Marquez sarà davvero una corsa estremamente significativa. Qui arriva da favorito dopo anni passati a rincorrere e ci arriva dopo un divorzio più rumoroso di quello dei Ferragnez, con la moto campione del mondo e la velocità per farcela. È chiaro che darà di più per tornare a vincere, così come daranno di più gli altri per impedirglielo, specialmente qui. E sì, la psicologia spicciola è importante anche in casi come questo, quando non dice nulla di trascendentale. Se dovesse farcela diremo tutti che Marc Marquez è ufficialmente in lotta per il titolo dopo anni di frustrazioni, che hba trovato la redenzione. Se finisse dietro invece, specialmente nel confronto con gli altri ducatisti (e perché no con Pedro Acosta, che ormai è lecito aspettarsi ovunque) sarebbe tutto diverso. Sta di fatto che il Texas sarà senza dubbio uno dei motivi per cui questa MotoGP 2024 verrà ricordata a lungo.