Dopo aver registrato risultati ai minimi storici in questo 2022, si diceva che la Honda avrebbe avuto difficoltà a rinnovare il contratto con il suo storico main sponsor Repsol, un sodalizio iconico che dura ininterrottamente dai tempi di Doohan e Crivillé. Dalla metà degli anni ’90 in poi, quindi, HRC e la compagnia petrolifera spagnola hanno sempre trovato una soluzione per proseguire insieme. Stando a quanto riporta Todocircuito, ce l’avrebbero fatta anche questa volta, proprio quando il divorzio sembrava imminente e Petronas bussava alla porta della Casa giapponese. Invece la trattativa si è sbloccata nelle ultime settimane e, adesso, il paddock della MotoGP attende solamente l’annuncio ufficiale, che dovrebbe arrivare tra Misano ed Aragon, analogamente a quanto accadde nel 2020 (quando il rinnovo, in piena crisi Covid-19, si era già fatto attendere). Difficilmente, invece, verrà diffuso un comunicato questo weekend a Zeltweg, poiché in Austria ci sarà anche Marc Marquez e Honda preferirà catalizzare l’attenzione mediatica sul suo fuoriclasse.
A tal proposito, è ancora da sciogliere il nodo riguardante il pilota che affiancherà Marc Marquez in Honda nel 2023. Con il rinnovo tra HRC e Repsol dato per acquisito, tuttavia, sembrano essersi definitivamente spalancate le porte per l’ingresso di Joan Mir nei box di HRC, nonostante le incertezze che la trattativa prolungata ha comprensibilmente fatto sorgere nel paddock. Honda, dopo essersi assicurata determinate entrate economiche per i prossimi due anni (l’accordo con Repsol sarà con tutta probabilità biennale), si trova nella condizione di poter allentare la presa, andando incontro alle esigenti richieste dello spagnolo e del suo entourage. Pare, infatti, che Mir ed il suo manager – Paco Sanchez – avessero rifiutato ad inizio stagione una proposta di ingaggio di 3 milioni di euro, formulata da Livio Suppo quando il mondo delle corse ancora non era venuto a conoscenza del non-futuro di Suzuki in MotoGP. Sanchez, successivamente, sembra aver tirato la corda anche con i piani alti di HRC, rifiutando più volte le offerte e minacciando un anno sabbatico per il suo pilota. Frizioni che, ora, dovrebbero essere alle spalle, ma ne avremo la certezza solamente nelle prossime settimane, in cui anche la Ducati dovrà rendere noto chi – tra Bastianini e Martin – affiancherà Bagnaia in rosso nel 2023.