MotoGP Authentics inaugura la sua prima asta storica con un pezzo controverso: il casco "Excalibur" di Valentino Rossi. Utilizzato nel 2007, quel casco ha di fatto inaugurato un anno difficilissimo, dopo il mondiale appena perso all’ultima gara di Valencia nel 2006, tanto che molti dei fan del Dottore lo chiamano ancora oggi “il casco della tristezza”. Per la prima volta dopo cinque anni consecutivi di dominio, Vale aveva dovuto arrendersi a Nicky Hayden (e probabilmente non solo a lui) e si presentò ai test pre-stagionali con una dichiarazione d'intenti che andava oltre le semplici parole. Il casco AGV dal design nero e argento, impreziosito dall'immagine di Excalibur sulla calotta superiore e dal logo Yamaha impresso sull'elsa della mitica spada di Re Artù, comunicava chiaramente le sue ambizioni. Non una semplice scelta estetica, ma un messaggio: il re è rivuole il suo trono e "vendicare" gli sfregi scolpiti sull'1.

Il richiamo alla leggenda arturiana non era casuale. Come Artù aveva estratto Excalibur dalla roccia per dimostrare la sua regalità, così Rossi intendeva utilizzare quel casco come simbolo della sua determinazione a riprendersi ciò che considerava suo di diritto. Design aggressivo e insolito per raccontare un desiderio di vendetta sportiva, di riscatto personale e di volontà ferrea di un campione che non accettava di essere detronizzato in quel modo.
La realtà del campionato 2007, però, si rivelò ben diversa. Il talento di Casey Stoner e la superiorità tecnica della Desmosedici si rivelarono una combinazione imbattibile, relegando Rossi al terzo posto finale in classifica, dietro anche a Dani Pedrosa. La spada Excalibur, simbolicamente, rimase conficcata nella pietra, e il trono che il Dottore sperava di riconquistare finì nelle mani dell'emergente stella australiana. Quella stagione, come è noto, fu complicata anche da questioni extra-sportive e quel casco, nato come simbolo di riscatto, divenne paradossalmente il testimone silenzioso di una delle stagioni più difficili della carriera della leggenda di Tavullia.

Ora, esattamente diciotto anni dopo, il casco Excalibur torna protagonista grazie alla prima asta mai organizzata da MotoGP Authentics. L'evento, che si svolgerà esclusivamente online dal 12 al 26 agosto, offre ai fan l'opportunità di possedere pezzi autentici appartenuti alle leggende del motociclismo. Il casco di Rossi, con un'offerta base fissata a 5.000 euro, costituisce indubbiamente il pezzo pregiato di questa "Icons Auction", e le aspettative di vendita sono molto più elevate, considerando che un altro casco del Dottore è stato aggiudicato per oltre 15000 euro in una precedente asta benefica.
L'asta, comunque, comprende complessivamente sedici lotti esclusivi, tra cui spicca anche la moto Moto2 Kalex utilizzata da Jake Dixon per vincere il Gran Premio di Gran Bretagna 2024 a Silverstone: rappresenta un pezzo di storia recente, essendo stata la prima vittoria di un pilota britannico nella categoria a dal 2015. Con un prezzo base di 10.000 euro, la moto viene fornita completa di pneumatici da corsa Pirelli e dovrà essere ritirata direttamente presso la sede del Team Aspar a Guadassuar, Valencia, con tanto di tour VIP delle strutture. Altri oggetti di interesse includono caschi danneggiati e autografati di Aleix Espargaró e Pedro Acosta, oltre a tute, guanti e stivali di vari piloti (tra cui Jack Miller).
