Pallone d’oro non è stato assegnato ma se lo meritava visto che ha vinto il triplete ed è stato il capocannoniere di tutte le competizioni che ha giocato. È lui il più forte di tutti? Probabile, mooolto probabile
Giunti praticamente agli sgoccioli dell’era Messi-CR7 il futuro del calcio sembra orientato verso un’altra coppia. Quella tra Mbappè e Haaland. I due infatti stanno segnando gol a profusione battendo addirittura i record dei “mostri” che per quindici anni hanno dominato gli stadi di tutto il mondo. Il testimone prima o poi doveva essere lasciato alle generazioni più giovani, ma in questo momento, c’è qualcuno che non ne vuole sapere di far largo al “nuovo che avanza”. Stiamo parlando di Robert Lewandowski che, senza mezzi termini, è per distacco il miglior attaccante in circolazione.
Centravanti vecchio stile, di quelli (belli) pesanti, ma completo. Il calciatore del Bayern Monaco è stato scippato lo scorso anno del pallone d’oro dopo che era stato deciso di non assegnarlo. Una rapina bella e buona, visto che nel 2020 il polacco non solo aveva vinto il prestigioso triplete, ma era stato capocannoniere in tutte le competizione giocate. Cioè ragazzi, ma di cosa stiamo parlando? Robert Lewandowski, banalissimi numeri alla mano, da dieci anni segna almeno trenta gol a stagione (fatta eccezione per le stagioni 2013-14 e 2014-15 dove ne ha fatti 28 e 28). Da sei invece supera quota quaranta di cui, nelle ultime due, leggiamo 48 e 55. Siamo a novembre e al momento è a 22 gol. Il totale parla chiaro. In 712 presenze ha scosso la rete 506 volte. Lo ripetiamo, ma di cosa stiamo parlando? Questo è un alieno, è tipo un clone di Dragonball, altro che Haaland e Mbappè, il vero fenomeno è lui.
Perché le strutture fisiche degli attaccanti moderni sono facilitate anche dai nuovi metodi di allenamento. È molto facile vedere in giro bestioni che corrono come treni. Il già citato Haaland, Lukaku, Osimhen. Insomma, non c’è più il bianco e nero. E invece si. Perché Robert Lewandoski a trentatré anni mangia il terreno ai difensori ventenni. Fisicamente è al top, quando conta segna (e pure parecchio) e ha anche un profilo su TikTok.
Di piede, di testa, di tacco, su punizione, belli, brutti. Lui fa gol e basta. È tipo una macchina progettata solo per quello. E lo fa dannatamente bene. Ecco perchè il pallone d'oro, forse forse, chi se lo meriterebbe di alzare è proprio lui. Perchè anche uno così non lo ritroveremo più e troppo spesso viene sottovalutato. O meglio, vengono date per scontate troppe cose. Facile giocare nel Bayern o in un campionato di scappati di casa, facile anche che tutta la squadra giochi per lui, in Nazionale poi non ha mai vinto nulla. Eh vabbè avete ragione voi. Lui il pallone d'oro se lo merita eccome e, anche se siete in disaccordo, pure quest'anno supererà quota cinquanta. Ah, c'è un'ultima cosa da dire.
Non vi dimenticate mai che questo mostro ha fatto anche cinque gol in nove minuti.