Se c’è una cosa fondamentale che va oltre il calcio giocato è curare l’immagine del proprio club attraverso una buona e giusta comunicazione. Conoscere le novità, informare e intrattenere pur rimanendo al passo con i tempi e senza risultare banali. La sfida è difficile, ma anche l’Italia adesso sta gradualmente raggiungendo i livelli britannico-americani che proprio attraverso i propri social network raccontano alla perfezione l’evoluzione della stagione.
Non è da sottovalutare poi il rapporto con il proprio pubblico che diventa spietato appena c’è qualcosa che non va. Quando la squadra va male, Facebook e Instagram impazzano di offese gratuite, addirittura piovono minacce con assurdi commenti come “Non dovete pubblicare più niente fino a fine stagione”, “Smettete di mettere le foto per rispetto dei tifosi” ignorando che comunque la gestione della comunicazione deve andare avanti nonostante i risultati in campionato. È capitato, capita e capiterà. Purtroppo questo resta ancora un grave problema al momento irrisolvibile. C’è però un team che non sbaglia un colpo, quello della Roma.
Fresco, divertente e istituzionale. Da qualche anno è un piacere visitare i social della squadra capitolina e non è un caso che il nome dei giallorossi adesso rientri anche nella canoniche tournee americane spesso destinate soltanto ai top club. Le loro idee geniali prendono spunto dai trend topic del momento o challenge, come le chiamerebbe i bambini di oggi. Ma d'altronde sono proprio loro i prossimi tifosi e soprattutto sono quelli che meglio sanno "giudicare" a suon di like l'andamento delle pagine ufficiali. Calciatori che diventano tik tokers, i tifosi che diventano protagonisti dell’account, reel e foto di altissima qualità. Addirittura è piacevole vedere come riescono a inserire sponsor, partnership commerciali e acquisti nello store ufficiale in maniera così naturale che anche se non compri le New Balance brandizzate Roma un clic nel negozio online devi farlo per riconoscenza del loro lavoro.
Ma i social network non sono soltanto veicolo di intrattenimento. Squadre così importanti hanno un potere mediatico impressionante e la Roma ha saputo sfruttare i suoi quattro milioni di followers sparsi nel mondo per uno scopo meraviglioso. Dal 2019 infatti ogni acquisto della Roma viene accompagnato da una carrellata di fotografie raffiguranti i bambini attualmente scomparsi in tutto il pianeta. Una trovata che unisce l’utile al dilettevole e che… funziona. Perché in due anni dodici ragazzi sono stati ritrovati grazie agli annunci della squadra giallorossa, l’ultimo dei quali un bambino polacco. E se ancora non vi siete convinti della potenza/bellezza dei social della Roma beh, sapete chi è stato il primo acquisto estivo della stagione 2021-22?
Maurizio Costanzo, il nuovo responsabile della comunicazione. Accolto tra l'ironia, appunto, del pubblico dello smartphone per l'età avanzata e il suo "tatteboni", nonostante superi gli ottant’anni il giornalista ha sempre saputo navigare nella modernità e una figura come la sua aiuterà a ricucire o rinsaldare i rapporti con chi, davvero, merita di avere i posti in piedi in prima fila. I romanisti. Il secondo invece è stato nientemeno che Josè Mourinho. Lo Special One era il re dei social quando ancora i social non esistevano. “Zero Tituli”, il gesto delle manette, “Ho vinto più di tutti gli allenatori della Premier messi insieme” vi suona familiare? Quel portoghese dall’aspetto burbero ma simpatico è la vera risorsa della comunicazione della Roma. Su Instagram si è riscoperto un Josè Mourinho scherzoso, pronto alla battuta e assolutamente genuino. La trasposizione da arte a realtà del murales di lui su una vespa, commentando il post di una gelateria che ha inventato il “gusto Mou”, le sue esultanze fuori dagli schemi, le conferenze stampa e la pizza mangiata in treno per festeggiare la vittoria. Mourinho che sorride è… Mourinho che sorride. E mentre le strategie di Maurizio Costanzo continuano a macinare chilometri e followers, mai come adesso possiamo dire una cosa: Roma (social) caput mundi.
Stiamo parlando di una persona che è sulla scena da oltre quaranticinque anni, una persona che ne ha viste di tutti i colori e passate di cotto e di crude. Non è un caso che a gestire la comunicazione ci sia un personaggio come lui. E mentre le strategie di Maurizio Costanzo iniziano a macinare chilometri e followers, mai come adesso possiamo dire una cosa: Roma (social) caput mundi.