La MotoGP si sta preparando all’ennesimo cambiamento. Da una parte la VR46 ha firmato un accordo con un principe saudita per 18 milioni di euro a stagione per cinque anni, dall’altra la famiglia Gresini ha deciso di continuare con la MotoGP nel nome di Fausto. Entrambe le squadre sono in cerca di un costruttore per fondare il proprio team satellite e, considerando che Suzuki al momento non ha intenzione di schierare altre due moto in griglia, le opzioni si restringono ad Aprilia e Ducati. La prima, con una moto sempre più competitiva, potrebbe rivedere gli investimenti e prendere Andrea Dovizioso per il team ufficiale, mentre a Borgo Panigale hanno parlato chiaramente: “Vorremmo continuare ad avere due team satellite in futuro. - ha dichiarato Paolo Ciabatti - Stiamo parlando con Gresini e VR46 ma non sappiamo ancora come andrà”. In tutto questo anche Razlan Razali, Team Principal del Team Petronas, ha dichiarato che sta parlando con altre case. Ed è ormai ufficiale che a fine 2021 il Team Avintia Esponsorama Racing lascerà la MotoGP, motivo per cui abbiamo telefonato a Rubén Xaus (Manager di Avintia) per farci raccontare il suo punto di vista. Ecco cosa ci ha detto.
Il tuo contratto con Raoul Romero di Avintia scade a fine 2021: rimarresti in MotoGP con una buona offerta?
"Io non so cosa farò domani, figuriamoci tra un anno. Non parlo di cosa farò o meno l’anno prossimo, se voglio o meno rimanere in MotoGP. Io lavoro con molte aziende, ho molti progetti. E ce n’è uno che si chiama MotoGP che durerà fino alla fine di quest’anno”.
Paolo Ciabatti ha detto che stanno parlando con la VR46 ed il Team di Fausto Gresini per il secondo team satellite. Come pensi che andrà a finire?
“Non ne ho idea, non ascolto i pettegolezzi. Io penso al Team Avintia Esponsorama Racing e allo Sky Racing Team VR46, il resto non mi interessa. Tu mi chiedi del futuro, ma io non guardo al futuro. Guardo al presente. Lavoro oggi per avere opportunità domani, ma lavoro pensando a quello che serve adesso. Sto facendo un bel lavoro col team, stiamo cercando di fare bene e sono fiero dei due piloti che abbiamo. Prego per ricevere del materiale un po’ più fresco per poter dimostrare ancora qualcosa, però ce lo dobbiamo guadagnare in pista. Quello che succederà a fine anno lo vedremo poi.”
Cosa ti aspetti per la gara a Jerez?
“Dico la verità, per noi sarà una gara difficile. Perché è una pista che conoscono tutti, ci hanno corso tutti in tante categorie. Ed è stretta, quando si scalda l’asfalto la moto si muove molto. Questo ti obbliga a cercare altre linee che non sono sempre perfette per la moto. Sono sicuro che non sia la pista più favorevole per noi, però Bastianini e Marini sono delle spugne: hanno grinta e voglia di fare bene. Siamo in crescita, i piloti non hanno brutti vizi e questo ci permette di lavorare bene. Più passeranno il tempo sulla moto e più andranno forte. Forse come tecnica e messa punto è una delle piste più difficili, anche perché il feeling durante il giorno cambia moltissimo. Abbiamo una moto molto buona, ma non è il top del top. Tutte le piccolezze in più che hanno gli altri in questi casi fanno un po’ la differenza. Non mi sto lamentando, è soltanto la verità”.
Certo. È lo stesso discorso che fa Franco Morbidelli.
“È naturale, uno nella vita vuole sempre di più. Altrimenti non è un vincente”.
Sia voi che Franco però avete dimostrato di poter essere competitivi, lavorando bene le cose cambiano.
“Questo sempre. Quando stai lì e dimostri quanto vali, il cibo in tavola non ti manca mai".
Carlo Pernat è spesso nel box per seguire Enea Bastianini. Come vi rapportate voi due?
“Ah, bene bene… Ci litigo tutti i giorni! (ride) Però bene, parliamo molto, ci confrontiamo molto. Ci sono molti scambi di idee tra professionisti, ma sempre per il bene dei risultati. Mi trovo bene con tutti, poi chiaramente ho il mio carattere ma chiunque sa che ammazzerei per vincere. E ammazzerei per i miei. Questo può solo portare bene. Adesso sono a Malaga, sto lavorando. E mi trovo a 250 chilometri da Jerez, sto andando a Siviglia a prendere Raul (Romero, ndr.) all’aeroporto e poi faremo altri 250 chilometri per poi tornare a Jerez. Stasera dopo le prove ho fatto 650 chilometri. Io lavoro, mi faccio un mazzo così. Anche perché le moto sono una parte della mia vita, ma tutto cambia. Ho fatto 5.400 Km la settimana scorsa. Per cercare sponsor, parlare con delle persone… Oggi devo dimostrare ancora molto con questo team e questi piloti”.