"No per favore, no! Devono ascoltarmi, per favore!". Con queste parole disperate lo spagnolo Carlos Sainz chiedeva, via radio, alla FIA di ritirare la penalità di cinque secondi e di attendere il post gara di Melbourne per parlare con il pilota e valutare la situazione con più calma. Una richiesta che non è stata accettata e che è costata cara a Sainz: lo spagnolo infatti a causa dell'incidente alla ripartenza nel corso di un folle Gran Premio australiano, nel quale ha colpito Fernando Alonso che a sua volta è finito in testacoda, è stato giudicato colpevole dalla Federazione che lo ha sanzionato con una penalità di cinque secondi da scontare dopo la bandiera a scacchi, sommando i secondi al risultato finale.
La presenza della safety car nell'ultimo giro però, e il conseguente raggruppamento di tutte le monoposto, ha ingigantito il peso della sanzione facendo scivolare Sainz dalla quarta alla dodicesima posizione, fuori dalla zona punti. Un risultato disastroso considerato troppo duro sia dallo spagnolo, e da tutta la Ferrari, che dallo stesso Fernando Alonso, rimasto coinvolto nell'incidente: "Credo che siano stati troppo duri con Carlos - ha detto Alonso - cinque secondi in queste condizioni valgono un peso troppo grande".
Proprio per questo motivo la Ferrari ha scelto di appellarsi al diritto di revisione e di contestare la decisione della Federazione. Una richiesta che verrà esaminata nella giornata di martedì 18 aprile, durante la lunga pausa che divide il Gran Premio di Australia dal weekend di Baku. E se da una parte la revisione è un diritto per ogni scuderia di Formula 1, dall'altra le speranze che la rossa possa vedere la situazione cambiare rispetto a Melbourne sono molto ridotte.
I precedenti infatti non sono dalla parte della Ferrari: dalla storica penalità che tolse la vittoria del GP del Canada a Vettel nel 2019, presa in esame dalla FIA ma respinta, alla squalifica di Sebastian Vettel dal GP di Ungheria nel 2021, per benzina insufficiente a fine gara, fino alla richiesta della Mercedes sempre nel 2021 di penalità nei confronti di una traiettoria di Max Verstappen nei confronti di Lewis Hamilton. Tutte prese in esame, tutte tornate al mittente senza cambi decisionali. Qualche esempio positivo ovviamente c'è e l'ultimo è recentissimo: la restituzione del podio a Fernando Alonso dopo il Gran Premio di Jeddah 2023, tolto per una doppia penalità poi ritrattata dalla stessa Federazione.
La Ferrari quindi si presenterà davanti alla FIA per mostrare il proprio disappunto e sperare, anche un briciolo di fortuna, di poter rimettere in discussione una penalità considerata da molti troppo dura. Numeri dalla sua o meno.