Dal 29 dicembre 2013, giorno del terribile incidente sciistico sulle neve francesi del Meribel, Michael Schumacher combatte una battaglia tra la vita e la morte nella sua casa di Maiorca che la moglie Corinna, con la forza di tutto l’amore che prova per lui, ha riorganizzato nel tempo come una una vera e propria clinica, ma per un solo paziente. L’anno prossimo saranno quindi dieci anni da quella sciagurata caduta che ha obbligato il sette volte campione del mondo a un incessante stop. Lontano dalle corse, come dalla vita attiva, il grande pilota è ancora oggi una presenza fortissima nelle scuderie Ferrari. Ad assicurarlo, arrivano le parole di Carlos Sainz che non ha dubbi: “Nessuno ha dimenticato Michael”.
53 anni lo scorso tre gennaio, Schumacher ha fatto in tempo a passare la propria passione per i motori al figlio Mick, 22enne già in pista in Formula 1 con la Haas. Membro della Ferrari Driver Academy, il ragazzo si è già portato a casa le sue prime soddisfazioni su quattro ruote come il trionfo in F3 Europea nel 2018 (appena maggiorenne!) e, l’anno successivo, la vittoria in Formula 2. Il padre non ha mai recuperato dalle lesioni riportate dall’incidente sulla neve di quasi un decennio fa, ma la sua influenza, dicevamo, non si allunga solo sul figlio Mick. Per rendersene conto, basta leggere le parole del pilota Ferrari Carlos Sainz che ha rilasciato accorata dichiarazione al Corriere della Sera su quanto Schumi sia ancora oggi una presenza di peso nel team del Cavallino Ecco le parole del pilota ventisettenne:
"Da quando sono in Ferrari ascolto molte storie che riguardano Michael Schumacher. È un uomo che avrei voluto conoscere, avere come compagno, per capire come riusciva ad essere così speciale. Ogni meccanico parla di lui ed è bello ascoltare come fu in grado di conquistare un intero gruppo, di trascinarlo, circondato da stima e affetto".