Nonostante i 23 giri “ufficiali”, Carlos Sainz ha finito di correre la gara F1 di Spa in curva -1, dopo essere finito in mezzo a Oscar Piastri e Lewis Hamilton, con danni alla fiancata destra che, secondo lui, gli sono stati fatali. E che perciò, pur con tutte le cortesie formali, lo hanno portato a dare la colpa al contatto con la McLaren dell'australiano Piastri: “Non ero partito male, ho provato a superare Hamilton alla curva-1. Lo avevo anche passato, ma quello di Oscar è un errore di esperienza. Se guardi gli ultimi 7-8 anni qui, tutti quelli che provano ad andare all’interno di curva-1 vanno incontro a un incidente, ma non voglio accusare nessuno né dare la colpa a Oscar “. Tenendo in considerazione che il podio è andato a Charles Leclerc, c’è chi pensa che Sainz avesse le chances di poter giocarselo. “È stato un incidente di gara e stavolta è toccato a me“, ha dichiarato mestamente a fine gara.
Un peccato, ha aggiunto, perché “il passo c’era e lo abbiamo visto con Charles anche nel corso di tutto il weekend: è stato un peccato non aver avuto l’opportunità di fare la gara. In curva-1 ti dà fastidio un incidente così. Il passo c’era nel corso del fine settimana anche con le gomme intermedie, siamo andati forte sull’asciutto rispetto agli ultimi due weekend, e questo ci rende ottimisti per continuare così anche nella seconda metà del Mondiale. Charles oggi aveva sotto controllo Hamilton, cosa che non siamo riusciti a fare nelle ultime due gare“. Benché “azzoppato” dal buco sulla fiancata, Sainz ha continuato per metà percorso. “Una bandiera rossa”, ha spiegato, “ci avrebbe concesso di riparare la macchina, e ci sarebbe stata l’opportunità con una possibile pioggia, è stato un peccato non avere avuto questa possibilità. Mi dà molto fastidio non essere rientrato nella lotta oggi perché la macchina sembrava essere più forte“.