C’è un motivo se Carlos Sainz in McLaren si era guadagnato il soprannome di smooth operator. Carlos è un pilota costante, capace di attingere alle proprie risorse senza scomporsi. David Coulthard, nelle interviste nel post gara, si è stupito del fatto che Carlos fosse emerso dalla sua monoposto senza una goccia di sudore, come se fosse pronto per una serata di gala nel Principato.
Carlos, oggi, ha dato una prova di forza importante. Come direbbero a Monaco, ha guidato sans souci, senza apparenti preoccupazioni. Forte del ritmo della Ferrari, che, con due piloti in pista, avrebbe potuto cogliere molto più di quanto raccolto oggi, nella gara condizionata dalla mancata partecipazione di Charles Leclerc, che resta incompiuto in patria, forse nel più crudele dei modi.
Sainz è il lato bello della Ferrari di oggi. Perché, in mancanza del compagno di squadra, si è preso il team sulle spalle, portandosi a casa, da brava formichina, punti che potrebbero rivelarsi preziosi per la Rossa nella lotta nel mondiale costruttori con la McLaren. Il primo podio di Carlos con la Ferrari ha dimostrato il motivo per cui Sainz è stato scelto. È affidabile, veloce, solido.
Tra i beffati dalla bandiera rossa causata dallo schianto di Leclerc in qualifica c’era proprio Sainz. Carlos, a caldo, è apparso assai contrariato. Ma non si è lasciato prendere dalla frustrazione, nella gara di oggi. Non ha cercato il tutto per tutto. Ha saputo, invece, approfittare dei guai altrui per uscire a testa alta da Montecarlo. Anziché giocare d’azzardo, ha usato la testa.
Carlos è meno vistoso in pista rispetto a Charles, più aggressivo di lui e forse anche più emotivo. È stato veloce sin da subito a Montecarlo, una pista che gli piace parecchio. Ma non ha mai voluto strafare. A differenza di Charles, schiacciato dal peso di una gara di casa che sembra non volergli proprio sorridere, Sainz ha centrato un obiettivo importante. E vederlo fiero sul podio è il regalo migliore per i tifosi della Ferrari, feriti dal ritiro di Charles.