Ok, le Yamaha M1 fanno fatica con tutti i piloti e solo Fabio Quartararo riesce ad andare forte su determinate piste. Ma per Franco Morbidelli non può essere un alibi, perché il pilota italobrasilian sembra neanche un lontano parente di quello che nel 2020 aveva rischiato di laurearsi campione del mondo con una moto vecchia e per di più pure di un team satellite. Non veloce, sempre nelle retrovie e, ultimamente, anche senza sorriso. In una parola: spento. In mezzo, tra quel Morbidelli e quello di adesso, c’è stato un infortunio con tanto di intervento chirurgico, c’è stato un cambio di squadra e pure di moto che, sulla carta ma solo sulla carta, dovrebbe essere migliore. Invece le cose non hanno mai girato per il verso giusto nel team Monster Energy e i risultati non arrivano, complice anche una buona dose di sfiga.
C’è un problema fisico e va bene. C’è pure un problema di feeling con la moto e va bene. Ma probabilmente alla base di tutto c’è una rinuncia che è stata pesante: Ramon Forcada. L’esperto capotecnico spagnolo è rimasto nel box del team RNF e per Franco Morbidelli sono cominciati i guai. Non è chiaro, però, se quella rinuncia sia stata il dictact di Yamaha o se il pilota ci abbia messo del suo. Quello che è chiaro, invece, è che da quando quella coppia si è sciolta – pur con tutte le altre motivazioni che restano comunque valide – niente gira più per il verso giusto. E forse l’unico modo per salvare il soldato Franco Morbidelli è proprio quello di rimettere insieme il giovane pilota e il suo vecchio meccanico.
Anche perché la radice del problema non si trova e nel box del vicecampione del mondo del 2020 sembra esserci un evidente problema di comunicazione. In qualche modo lo ha detto anche lo stesso Morbidelli nelle dichiarazioni che hanno fatto seguito al GP del Portogallo: “Questa moto ora è più potente della mia vecchia moto e ha anche un potenziale migliore sui freni- ha spiegato - Ma al momento la configurazione di base non è corretta per me. Dobbiamo ancora trovare il modo migliore per andare più veloci. Devo poter guidare questa moto come la vecchi e conservarne i vantaggi. Possiamo fare passi avanti in ogni sessione di allenamento, ma ci vuole tempo Conosco i problemi attuali e posso anche spiegarli, mostrare e rimostrare perché i tempi non stanno arrivando, ma non posso dire ai tecnici cosa fare per risolvere i problemi. Non sono un tecnico. Non posso aiutare lì perché non è il mio mestiere, io posso solo dire cos’è che non va secondo me". Il problema, però, è tradurlo in azioni dei meccanici… Ramon Forcada ci riusciva.