L’hanno chiamato “Day 2 dei test di Phillip Island della SBK” solo perché “celebrazione del talento italiano e della superiorità della Ducati” sarebbe suonato poco sportivo. Però di uesto si è trattato: un dominio assoluto, con Nicolò Bulega imprendibile anche sul circuito italiano e, a seguire, Andrea Iannone e Danilo Petrucci con mezzo secondo di distacco. E Toprak? Dopo il brutto volo di ieri, il turco ha chiuso al quarto posto, precedendo Alvaro Bautista e ritrovandosi costretto a ammettere che quest’anno sarà dura davvero. Perché il feeling con la sua BMW non è ancora ottimale e perché queste Ducati Panigale sembrano oggettivamente imprendibili per chiunque. Il test, inoltre, ha messo in evidenza la forza dei piloti italiani, visto che anche Locatelli con Yamaha e Bassani con Bimota sono riusciti a entrare in top 10.

Sarà, verosimilmente, un tutti contro Nicolò Bulega. Il vice campione del mondo, infatti, ha dominato tutte le sessioni di test, mostrando una superiorità netta e una confidenza incredibile con la moto. "È una bella cosa, meglio sarebbe se queste prestazioni le avessi nel weekend, ma mi prendo volentieri questa posizione - ha dichiarato l’italiano, mostrando una calma e una sicurezza che fanno tanto pensare a quanto mostrato da Marc Marquez nei test della MotoGP - Mi viene tutto abbastanza naturale, ma questa pista è sempre stata la mia preferita”.
Il circuito australiano in effetti ha sempre portato fortuna a Bulega, che già al debutto in Moto3 aveva dimostrato di avere una marcia in più. "All’epoca non conoscevo la pista e sono andato forte subito - ha ricordato – però è avanti che voglio guardare. Non ho molto capito la decisione del flag to flag, ma è così. Chi sarà l’avversario da battere? Non lo so, io so solo che mi piacerebbe dare la paga a tutti”. In quel tutti, ovviamente, è compreso Toprak Razgatlioglu. Che è il campione del mondo in carica e che, dalla sua, ha avuto un inverno tutt’altro che facile sia da un punto di vista personale, visto l’infortunio che lo ha tenuto lontano dai primi test, sia perché BMW s’è ritrovata con un telaio bocciato e la necessità di fare un passo indietro. "Sto lottando con le Ducati, non mollo – ha affermato il turco – Noi non abbiamo ancora la giusta configurazione gara e il feeling non è ancora perfetto. E’ facile dire che il favorito è Bulega, ma non significa di certo che mi arrendo così senza combattere. Cercherò di vincere”. Le previsioni meteo annunciano pioggia per il fine settimana e le carte in tavola effettivamente potrebbero cambiare.
In quest’ottica, da tenere d’occhio saranno anche il secondo e il terzo di giornata, Andrea Iannone, e, in particolare, Danilo Petrucci, da sempre uno specialista in condizioni di asfalto bagnato. “Prevedo una gran bagarre per il podio – ha detto proprio il ternano, reduce dall’esperienza della Dakar 2025 - ma in questo momento Bulega ha qualcosa in più. Io sono molto contento del feeling che ho con la moto: Ieri mattina dopo le prime uscite ho detto ai ragazzi che potevamo chiudere la serranda e andare a casa. La moto è quella dell’anno scorso, il set up anche e ha funzionato fin da subito. L’unica cosa che temo è il vento”.
