Aspettano un contatto, un doppio zero in campionato, un punto di rottura tra due piloti che sembrano stimarsi troppo, per essere due contendenti al titolo. I giornalisti di Formula 1 non sembrano attendere altro che questo: il primo incidente tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, l'inizio del vero dramma cinematografico in questo nuovo binomio di grandi campioni.
Vogliono una replica di Barcellona 2016, quando Hamilton e Rosberg si buttarono fuori alla prima curva del Gran Premio, da contendenti e compagni di squadra, e ad avere la meglio fu proprio - ironia della sorte - un giovanissimo Verstappen.
I giornalisti aspettano questo momento come animali affamati che puntano una preda, e non lo nascondono neanche. Lo chiedono agli altri piloti, nel corso di conferenze stampa e interviste, aspettando che giovani e veterani diano la loro opinione su quando questo momento, inevitabile, arriverà.
Ronza però nella testa di tutti i piloti un pensiero che solo Sebastian Vettel, durante il weekend di Montecarlo, ha espresso ad alta voce: i giornalisti sembrano non capire, o forse non vogliono farlo, che la vera forza dei due, e lo spettacolo per gli occhi degli appassionati, sta nel talento che dimostrano di avere in pista, scontrandosi senza causare incidenti, e non nel prendersi a sportellate come durante gli autoscontri.
Il fatto che si riduca il motorsport agli incidenti in pista è un concetto che già in passato ha fatto innervosire i piloti, primo su tutti Daniel Ricciardo, ma Vettel a Monaco sfrutta la domanda sui due contendenti al titolo per mettere in chiaro un concetto poco chiaro ai media internazionali che seguono la Formula 1: "Non vedo perché siate così eccitati nell'attendere un incidente. Dovreste essere entusiasti che siano riusciti a correre in modo così ravvicinato e intenso senza fare un incidente. Queste sono capacità di guida, non il fare un incidente. So che per voi è più interessante quando ci sono pezzi che volano, ma per noi è una favola riuscire a gestire nel modo giusto, al limite e padroneggiando la cosa".