Processo alla Signora. L’occasione era ghiotta. La Lazio fermata all’Olimpico dal Como, l’Atalanta sopravvissuta a Udine. Il derby è sempre una trappola, ma quel Toro sembra avere il destino segnato. Non vince da dieci anni, figuriamoci. La zona Champions è a portata di mano. Il resto, di sogni. Risultato: l’ennesimo, dodicesimo, pareggio. E l’imbattibilità non accende gli entusiasmi. La Juve di Thiago Motta (voto 5, espulso con il collega granata Paolo Vanoli) proprio non riesce a decollare. Non basta una prodezza di Kenan Yildiz (7) in avvio di gara. Il pareggio granata agli sgoccioli del primo tempo è sintomo di una squadra svagata. “Apallica”, ispirandosi al Maestro della Bassa. Senza un vero leader in campo (e, forse, in panchina). Avrebbe dovuto/potuto essere il capitano di giornata Teun Koopmeiners (5), il miglior fico del bigoncio di una campagna-acquisti stellare. Fino ad oggi è un fallimento, come l’altro gioiello Douglas Luiz (6,5 nel derby, 4 in stagione).
Restano 18 partite del girone di ritorno, la qualificazione agli ottavi di Champions e le briciole della coppa Italia per dare un senso a quella che doveva essere la stagione del rinnovamento e del rilancio. Il tempo c’è, la pazienza meno. I tifosi bianconeri del secolo scorso rievocano Gigi Maifredi (anche lui arrivava dal Bologna) e toccano ferro. Quelli di oggi sono furiosi.
Il ritorno dal deserto saudita lascia granelli di sabbia negli ingranaggi. Il Milan re di Supercoppa si lascia irretire dal Cagliari a San Siro. Non basta il vantaggio del redivivo Alvaro Morata (6.5). Sergio Conceição (6) spegne il sigaro e scopre come la serie A, se non il più divertente, è certamente il campionato più insidioso d’Europa. Facile trovare le giuste motivazioni con un trofeo in palio, complicato gasarsi contro chi lotta per salvarsi. E non va meglio all’Atalanta di Giampiero Gasperini (5,5) che contro l’Udinese deve dire grazie a Marco Carnesecchi (8) e al ricorrente (forse troppo) fattore C, che comunque non guasta e fa classifica.
Napoli e Inter hanno allungato nella corsa scudetto. I nerazzurri in Laguna, mentre la capolista ha ospitato il Verona. Tutto facile? Solo all’apparenza, eppure lo è stato. Simone Inzaghi riesce a liberarsi delle scorie accumulate nella trasferta a Riyad. Antonio Conte gestisce il caso Khvicha Kvaratskhelia, uno dei primattori dello scudetto, che si è lasciato sedurre dalle avances del PSG. “Vedi Napoli e… corri a Parigi”, ça va sans dire.
Triplete finale. Mischione in coda. La corsa salvezza parte con l’impresa del Lecce a Empoli. Se Venezia e Monza arrancano, almeno altre sette squadre si daranno battaglia per evitare la serie cadetta. Si salvi chi può.
L’allenatore in televisione. Il giornalista de La7 Giovanni Floris ha ottenuto il patentino Uefa B, superando il corso di Coverciano riservato agli aspiranti allenatori. Può andare in panchina. E non solo Dimartedì. “Alè!”
Ti spiego il Var. Durante la sfida di Carabao Cup tra Tottenham-Liverpool, viene annullata la rete degli Spurs. Microfono alla mano, in campo l’arbitro spiega ai tifosi: "Il Var ha analizzato la posizione di Solanke sul gol. La decisione è che si tratta di fuorigioco".
C’è sempre una prima volta, nella storia.