Come preannunciato la scorsa settimana, in questi giorni Marc Marquez si è sottoposto ad una TAC per verificare le condizioni del braccio a due mesi e mezzo dalla quarta operazione chirurgica. In breve, prima di lavorare sul muscolo bisognava verificare la condizione dell’osso ed evitare di commettere gli errori fatti in passato. La visita, evidentemente, è andata come sperato: “Ho il via libera per intensificare il recupero - ha scritto Marc Marquez sui social - grazie a Joaquin, Samuel, Ignatio e Angelo per avermi tenuto calmo in questi tre mesi”.
Ora, Marc l’ha spiegato chiaramente, comincia l’allenamento in moto, fondamentale per capire quanto lavoro resta da fare e dove correre il primo Gran Premio, che potrà essere in Malesia - il quale però è un GP impegnativo sia per la configurazione del circuito che per le temperature altissime - o Valencia, in entrambi i casi arrivando alla pausa invernale con una motivazione in più e qualche dato su cui far lavorare gli ingegneri.
A tal proposito, Alberto Puig non ne ha fatto mistero, Marc Marquez potrebbe scendere in pista anche durante i test di Misano, previsti per i prossimi 7 e 8 settembre ad un paio di giorni dal GP. La Honda ha bisogno di indicazioni al più presto per indirizzare lo sviluppo e lui, inutile dirlo, non vede l’ora di tornare sulla sua RC-213 per capire quanto lavoro lo divide da un’ipotetica top 5 in gara.
Per quanto Marc Marquez si sia sforzato di promettere che stavolta farà le cose con calma, ci sono buone possibilità che il primo a voler essere a Misano sia proprio lui, già al lavoro per riprendere gli allenamenti in circuito con le moto in garage. Il suo modus operandi, purtroppo, abbiamo già imparato a conoscerlo durante le altre operazioni: Marc parte dalla bicicletta (già smarcata), passa alla miniGP, arriva ad una media allestita per il circuito e poi sale sulla RC-213 V-S, la “MotoGP stradale” costruita da Honda perfetta per l’occasione. Infine, speriamo presto, la MotoGP.