C’è anche Kate Fretti nel nuovo documentario Sky Original, SIC, il lavoro di Alice Filippi che racconta Marco Simoncelli. La storica fidanzata racconta di lui e delle sue storie, lo fa come se fosse al bar con gli amici. Parla alla telecamera, però è come se parlasse con te. In un attimo ti ritrovi lì, tra gli amici di Marco in una delle tante estati in riviera, quando hai solo voglia che arrivi il sabato per andare a ballare e hai solo voglia di andare a ballare per vedere le ragazze. A volte va bene, altre male, ma quando smetti di andarci capisci che a mancarti di più è tutto il contorno. L’estate che dura quattro mesi, le compagnie, la camicia buona o la maglietta giusta, gli occhiali da sole di notte, i motorini, le colazioni. A Marco, comunque, quella sera andò benissimo. È il 2006, Kate distribuisce i flyer per Villa delle Rose, propone la serata a un amico del Sic, più bello di lui, e Marco la prende in contropiede: ‘Ci andiamo solo se vieni anche te”’.
Poi Kate racconta il primo bacio: serata al Cocco - che poi è il Cocoricò di Riccione - e una nuotata all’alba, lei e Marco, fino alla boa. Un chilometro, dove il bagnino non ti viene più a prendere. “Abbiamo guardato l’alba e ci siamo baciati lì. Era stato ‘romantico’ perché eravamo alla boa, però oddio, insomma… C’erano le onde, c’erano le meduse… Si, romantico, ma più faticoso che altro: non c’era il mare piatto e tu nuoti fino a là, ti attacchi a sta boa viscida con il muschio…”. Marco però, che quell’estate aveva 19 anni, agli amici racconta una storia diversa: “Lui chiaramente è andato a raccontare che io gliel’avevo data alla boa - spiega Kate ridendo - anni dopo, in palestra, un amico dice ‘Simoncelli è un figo, si porta le ragazze alla boa e lì conclude’. Io ‘Ah si, quando?’ e così gli ho detto che non era mai successo, loro hanno scoperto la verità e io la bugia”.
Eccolo Marco Simoncelli, che la racconta agli amici come abbiamo fatto un po’ tutti almeno una volta, almeno un po’ meglio di com’era andata davvero: “Eh vabbé, però era bello dire che non era stato solo un bacio”. Si era difeso lui, ridendo. E aveva pure ragione.