Ha dominato, completando una gara semplicemente perfetta. In Austria la McLaren si è goduta non solo la vittoria di Lando Norris, che tra le curve del Red Bull Ring non ha commesso nemmeno la minima delle sbavature e ha chiuso in testa tutte le sessioni disputate, ma anche il secondo posto di Oscar Piastri, mettendo a segno la quarta doppietta stagionale su undici gare. Il modo migliore per lasciarsi alle spalle la delusione del Canada e per guardare con la massima fiducia a Silverstone, gara di casa dei papaya, perché il dominio fatto vedere in questo fine settimana, tra qualifiche e gara, spaventa e non poco tutti gli avversari.

Mezzo secondo a Charles Leclerc in qualifica, finito alle spalle di Lando Norris, così come 20 secondi sempre il monegasco (3°) in gara, su una pista in cui si gira al di sotto del minuto e sei secondi. Da spavento, così come impressionanti sono stati gli sviluppi portati dalla squadra che hanno permesso alla MCL39 di migliorare ancora, di fatto annientando gli avversari. Una capacità da non sottovalutare, perché la McLaren non sbaglia un pacchetto upgrades proprio da Spielberg 2023, la gara che ha segnato l’inizio della risalita del team di Woking. E al termine della gara a sottolinearlo, con grande orgoglio, è stato proprio il team principal Andrea Stella, lodando l’operato di un gruppo ormai vincente e non solo in pista.
“Qui si esaltano le caratteristiche della nostra vettura, ma mi piace anche sottolineare che ci sono state tante novità portate per questo gran premio: un’ala anteriore nuova, prese d’aria anteriori, sospensioni anteriori e anche delle modifiche al telaio. Tanto lavoro per cercare di migliorare una monoposto che era già competitiva” ha esordito a Sky Sport, sottolineando come prim’ancora che in Austria, alla factory di Woking la squadra è stata semplicemente fantastica. “E non è stato facile come processo di sviluppo riuscire ad aggiungere performance perché le macchine sono molto mature dal punto di vista aerodinamico. Mi fa piacere ringraziare il team per essere riusciti a concepire gli sviluppi e poi per averli portati in pista. Credo che questo upgrade abbia avuto un ruolo fondamentale nel passo gara e sicuramente anche in qualifica”.

Rinnovare per continuare a dominare, sembra un po’ questo il motto. Eppure, oltre alla programmazione a pesare è anche la gestione della squadra e il racconto di Stella degli attimi che hanno seguito il contatto sfiorato tra Norris e Piastri sembra confermarlo: “Il mio battito cardiaco non so dov’è andato, ma so che ho premuto un bottone per raccomandare all’ingegnere di pista di Oscar di comunicare che la situazione in curva quattro è stata troppo al limite”. Un corpo a corpo che per pochissimo non è andato oltre il limite, ma a far tornare il sorriso al team principal dei papaya è stata poi la reazione dell’australiano: “Abbiamo passato questo messaggio, ma ciò che mi rende orgoglioso e che testimonia la qualità umana e personale dei nostri piloti è che Oscar, appena tagliato il traguardo, si è aperto via radio e si è scusato per quanto accaduto. Le situazioni al limite succedono, perché parliamo di F1 e di due piloti che lottano per una vittoria, ma cerchiamo di imparare da tutte le situazioni, come in Canada. Per poterlo fare ci vuole questo atteggiamento e i nostri piloti ce l’hanno”.
Infine, l’italiano si è espresso anche sull’atteggiamento quasi distaccato di Lando Norris una volta arrivato in parco chiuso e sceso dalla monoposto. Nessuna esultanza e una gioia contenuta, quasi come se l’inglese non fosse soddisfatto al 100% di quanto ottenuto in pista, nonostante per tutto il fine settimana sia stato il migliore tra i sali e scendi di Spielberg: “Lando dal punto di vista umano è una persona fantastica. È un pilota velocissimo ed è estremamente esigente con se stesso. Se io lo conosco bene, quando è sceso dalla macchina la prima cosa che ha pensato è stata ‘Non ho dominato, quindi non sono completamente felice’. Noi dobbiamo cercare di ammorbidire questo approccio con se stesso, si vince e si diventa campioni anche accettando le imperfezioni. Aspirare alla perfezione sì, ma non in ogni momento altrimenti diventa un modo per bloccare il proprio talento”.
Norris adesso è chiamato ad una conferma, perché se dimostrasse di essere il pilota visto a Spielberg per il Mondiale ci sarebbe una storia ancora tutta da scrivere, nonostante quanto fatto vedere da Oscar Piastri. C’è però una sola certezza, dopo che prima dell’inizio della stagione Stella aveva promesso di voler rendere la F1 noiosa per tutti, tranne che per McLaren: ci stanno riuscendo, alla grande.
