Sembra essersi ripreso al 100% dalla spirale negativa del Gran Premio del Canada Lando Norris, che da quando è arrivato in Austria ha fatto tutto nel modo giusto. Prima la pole position, poi una partenza eccezionale che gli ha permesso di mantenere la testa della corsa fino a conquistare la vittoria al Red Bull Ring. È sembrato quasi un altro pilota rispetto a quello visto negli ultimi appuntamenti, quando Oscar Piastri, l’altro alfiere della McLaren, sembrava avere una marcia in più rispetto al britannico. Anche nei momenti di confronto diretto con l’australiano non si è mai dato per vinto e a ogni attacco aggressivo ha risposto con una difesa altrettanto decisa, facendo capire al suo compagno di squadra che la lotta per il mondiale è più che aperta.

I due sono arrivati quasi al contatto in diverse occasioni, con Piastri che non si è lasciato sfuggire nessuna opportunità per cercare di prendere la testa della corsa. Dopo i pit stop, anche durante l'ultimo giro, l’australiano è riuscito a riavvicinarsi prepotentemente alla prima posizione, che però è rimasta a Norris anche grazie al posizionamento dei doppiati, che hanno favorito il britannico. Una performance che ha garantito alla McLaren, nonostante i momenti di panico in cui i suoi due piloti sembravano più fuori che dentro la gara, una preziosa doppietta per il team guidato da Andrea Stella.

Subito dietro di loro, a completare il podio, si è posizionato Charles Leclerc, autore di una grandissima prestazione al Red Bull Ring. Già durante il sabato, il monegasco aveva dimostrato di avere un ottimo feeling sia con la SF-25 che con la pista, conquistando la seconda posizione in griglia. Proprio nelle fasi iniziali della gara, forse avrebbe potuto spingere di più, soprattutto dopo il sorpasso subito da parte di Oscar Piastri. C’è da dire però che Bryan Bozzi, il suo ingegnere di pista, gli ha più volte chiesto di adottare un approccio conservativo per non vanificare il lavoro svolto fino a quel momento, viste anche le temperature elevatissime che avrebbero potuto causare un degrado eccessivo delle gomme. Nonostante l’assenza di Fred Vasseur - costretto a lasciare il paddock austriaco nella giornata di domenica per motivi familiari - la Ferrari può comunque sorridere dopo questa prestazione, con anche Lewis Hamilton che è riuscito a massimizzare il suo potenziale chiudendo la gara in quarta posizione.
Grandi assenti nella narrazione del Gran Premio d'Austria sono stati Max Verstappen e Kimi Antonelli. Il giovane pilota italiano, reduce da una straordinaria performance in Canada, dove ha conquistato il suo primo podio in carriera in Formula 1, ha commesso il primo vero errore della sua stagione da rookie con la Mercedes. In curva 1, subito dopo il via, Antonelli ha frenato troppo tardi, bloccando il posteriore della sua monoposto e finendo per centrare la Red Bull di Max Verstappen. L’olandese, protagonista involontario dell’incidente, è stato costretto al ritiro nella gara di casa del team Red Bull, un colpo pesante per la scuderia ma non per Verstappen stesso, anzi: l’uscita anticipata di scena è stata perfetta per continuare a seguire la 24 Ore di Spa, dove la vettura del team Verstappen.com Racing è riuscita a conquistare una vittoria memorabile. E nemmeno si è arrabbiato con Antonelli: “Quando siamo scesi dalla macchina ho chiesto a Kimi cosa fosse successo, poi, una volta tornato ai box, ho rivisto il video. Sono cose che capitano: tutti, nella propria carriera, hanno commesso un errore simile” ha spiegato Max.

“Kimi è un grande talento, e non potrà che imparare da questa situazione. È venuto subito a chiedermi scusa, e secondo me è stato un gesto molto bello, anche se per me la questione era già chiusa quando ho capito cos’era successo. Nessuno fa queste cose apposta, succede e basta” ha continuato il quattro volte campione del mondo, parole che evidenziano la sua crescita personale. Anche solo due anni fa, in una situazione simile, difficilmente avrebbe mantenuto la stessa calma. Come ha sottolineato lui stesso, ciò che è successo ad Antonelli rappresenta quasi un “rito di passaggio”: per crescere nel motorsport è necessario anche sbagliare. E, nella sua stagione da debuttante, è naturale che il giovane pilota Mercedes attraversi momenti difficili, che lo prepareranno alle future stagioni di vera lotta per il titolo.
La Mercedes, pur lontana dalla soddisfazione raccolta in Canada, è riuscita comunque a portare a casa qualche punto grazie alla quinta posizione conquistata da George Russell. Alle sue spalle, la vera sorpresa del fine settimana Liam Lawson, che è riuscito a confermare il buon ritmo già mostrato in qualifica, chiudendo in sesta posizione. Subito dietro, Fernando Alonso ha messo alla prova il suo pupillo Gabriel Bortoleto, che ha festeggiato con l’ottavo posto i suoi primi punti in carriera in Formula 1 - e tutto il supporto del pilota dell’Aston Martin. Weekend più che positivo per la Stake F1 Team, che oltre al buon risultato a punti di Bortoleto, raccoglie anche il lavoro di Nico Hülkenberg che è riuscito a chiudere nono. A completare la top ten, Esteban Ocon con la Haas.
