Per chi conosce anche solo in parte il mondo del Motorsport, Luca Cordero di Montezemolo è tra i più importanti personaggi. Pensando agli anni d’oro della Ferrari, il suo nome compare sempre: prima come direttore sportivo, poi come presidente dal 1991 al 2014, in uno dei periodi più vincenti della storia della Rossa. Oggi, invece, il nome di Montezemolo non è più legato al Cavallino, bensì alla McLaren: proprio nel weekend del Gran Premio d’Austria, uno dei più intensi della stagione, è arrivata la notizia che l’italiano è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di McLaren Automotive. Non si tratta quindi, almeno per ora, di un ruolo nel Motorsport, ma per i tifosi più affezionati della Ferrari, la notizia lascia comunque un certo retrogusto amaro. Per alcuni, si respira quasi un’aria di tradimento.

"Il mio cuore è e resterà sempre rosso", ha dichiarato Montezemolo all’ANSA. "Sono diventato membro del consiglio di amministrazione di McLaren Automotive, che produce auto stradali e non si occupa di Formula 1". L’ex presidente Ferrari ha voluto subito chiarire questo aspetto, facendo riferimento non solo agli anni d’oro della Scuderia, ma anche a un periodo di enorme successo personale, se pensiamo al lavoro con Michael Schumacher, protagonista indiscusso di quella che molti considerano l’era più iconica del Mondiale di Formula 1. La vicenda che oggi lo vede coinvolto ci offre anche l’occasione per comprendere meglio il background della scuderia che sta dominando la Formula 1 in questo periodo: un dominio sportivo che sembra voler essere affiancato da un’espansione strategica nel settore automotive, puntando a consolidare il marchio anche al di fuori dei circuiti. Non che la McLaren abbia bisogno di chissà quali spinte, è già un brand estremamente affermato, ma la firma di Luca Cordero di Montezemolo rappresenta tante grandi ambizioni per il futuro.

Lo scorso aprile, infatti, il fondo sovrano CYVN Holdings di Abu Dhabi ha finalizzato l’acquisizione della divisione Automotive, entrando anche con una quota di minoranza nella parte Racing. Un’operazione che punta a rilanciare l’intero ecosistema McLaren, con un focus particolare sull’elettrificazione, sul design delle supercar e sulla valorizzazione globale del marchio. Da non sottovalutare l'ingresso nel WEC a partire dal prossimo anno: la sfida endurance non rappresenta mai solo una questione di motorsport. Ed è proprio qui che si capisce qualcosa in più della struttura ai vertici della scuderia guidata da Andrea Stella: la McLaren Racing, il team di Formula 1, resta sotto il controllo della Bahrain Mumtalakat Holding Company, altro fondo sovrano del Golfo, mentre CYVN Holdings ha ottenuto solo una partecipazione di minoranza.

