
Il Braglia sorge al centro di uno spiazzo verde, a quattro passi dal centro storico di Modena e a qualche centinaio di metri dagli edifici dell’Università. Il Braglia è uno stadio da ventunomila posti che visto dall’esterno – con quei rivestimenti bianchi, quelle tribune sapientemente coperte e quei quattro enormi piloni dei riflettori che le sovrastano – sembra l’astronave con cui Michael e Janet Jackson presero la via dello spazio nel videoclip di “Scream”. La canzone inizia così: “I’m tired of injustice, i’m tired of the schemes”. È a tutti gli effetti un’ingiustizia che uno stadio del genere, sempre riempito da una tifoseria bollente che si sgola indipendentemente dal cambio di stagione e dalla categoria in cui milita il Modena, non veda la Serie A da più di vent’anni. Ed è un torto che sembra spingere i Gialli a cantare sempre più forte, settimana dopo settimana, mentre le fondamenta della curva Montagnani tremano e i Canarini in campo cercano di ripagare quel calore con un gol.

I Gialli sono evidentemente stanchi degli schemi. Infatti, mentre i cori delle tifoserie italiane vanno omologandosi come i testi di Sanremo scritti da una ristretta cerchia di autori, loro cantano ancora in dialetto: “Per un pir, un pam un persec, per ‘na brogna e na rumleina, nuetr’a sam d’la Ghirlandeina, nuetr’a sam da rispeter (Per una pera, una mela, una pesca, per una prugna ed un semino, noi siamo della Ghirlandina, noi siamo da rispettare)”. L’adagio è quello di “Montagne Verdi”, singolo pubblicato su vinile a 45 giri con cui Marcella Bella arrivò in finale al Festival, nel 1972. L’impronta è chiara: al giorno d’oggi uscire dagli schemi significa restare coerenti; sempre fedeli a noi stessi e alle nostre radici mentre intorno tutto cambia. Un concetto che viene strenuamente ricalcato sulle maglie della squadra, che per la terza stagione consecutiva sono firmate New Balance. Il presidente Carlo Rivetti, non a caso, ha scelto di affidarsi al marchio di Boston dal momento in cui il Modena Football Club ha optato per un rebranding, nel giugno del 2022: via lo scudo ovale e la scritta monografica “FCM” dallo stemma, sostituite da canarino giallo che cinguetta e diventa protagonista del nuovo logo.

Si tratta di una scelta in controtendenza con la moda, che negli ultimi anni ha fatto sparire i simboli storici delle squadre di calcio in favore di inediti stemmi aziendali, imprigionati nei bordi appuntiti di una lettera maiuscola – spesso l’iniziale – che ha spazzato via tutto il resto (la Juventus ne è stato il primo esempio in Italia). Invece New Balance ha dato risalto al simbolo più importante ed indelebile dei Gialli, cucendo sulle divise del Modena un canarino stilizzato di notevoli dimensioni, che si staglia orgoglioso lì dove batte il cuore dei calciatori. Se Carlo Rivetti per la scritta “Modena FC” del nuovo logo si è ispirato al font di Modena Flash – un giornale locale che veniva distribuito per i vicoli della città negli anni sessanta – ecco che New Balance quest’anno ha deciso di portare sulle principali divise della squadra (home, away, e portiere) la banda diagonale blu che mancava dagli anni cinquanta.

Oggi, un po’ come si faceva in quell’epoca in cui tutto – ma soprattutto il calcio – era più facile, prima dell’importante partita con lo Spezia (i Gialli distano solamente tre punti dalla zona playoff) verrà distribuita gratuitamente una zine firmata NB e Unk Studios che ripercorrerà i tratti salienti della cultura e della storia del club. Dove? All’Edicola del Collegio, a pochi passi dal Bar Tiffany, un locale d’altri tempi che all’ombra della torre Ghirlandina, ad una manciata di ore dal fischio d’inizio – come succede sempre – rifocillerà i tifosi gialli al ritmo di gnocchi fritti e tigelle alla cunza. L’iniziativa è un omaggio che New Balance ha confezionato per la gente di Modena, un ritorno ad un calcio pane e salame di cui abbiamo disperatamente bisogno. Sorprende positivamente il fatto che un colosso mondiale con sede nel Massacchusetts si sia immedesimato in maniera così naturale nella filosofia della città emiliana: Avia Pervia – rendiamo facili le cose difficili – è lo slogan che campeggia sullo stemma comunale. Un modo di vivere che adesso è davvero cucito su misura dei Gialli.

