Il nuovissimo progetto Ducati Off Road debuttava questo weekend nella tappa inaugurale del Campionato Italiano Motocross Pro – Prestige MX1, tra i salti del crossodromo Tazio Nuvolari di Mantova. Si trattava dell'esordio assoluto di Borgo Panigale nelle competizioni fuoristrada, con Alessandro Lupino impegnato in sella alla fresca Desmo450MX - prototipo presentato solamente due mesi fa a Madonna di Campiglio - sotto gli occhi vigili, attenti ed esperti di Paolo Ciabatti (il manager piemontese, dalla MotoGP, è salito a capo del Reparto Corse Off Road) e di Tony Cairoli (nove volte campione del mondo in MXGP, collaudatore per Borgo Panigale da gennaio 2024, in questo momento molto più pilota che leggenda votata a godersi il ritiro). Vi starete comprensibilmente chiedendo come sia andato quello che, per gli appassionati di motociclismo, è a tutti gli effetti un appuntamento con la storia. Beh, se Claudio Domenicali - CEO di Ducati - si catapulta a Mantova la domenica pomeriggio, vuol dire che forse è andata bene.
È andata molto bene, dirà la storia. Perché Alessandro Lupino, dopo aver firmato una pole position di per sé già epica al sabato, ha vinto la prima manche. Non ha solo vinto, ha letteralmente dominato. Dopo un paio di curve ha staccato il resto del gruppo, se n'è andato in solitaria verso un trionfo che sarebbe diabolicamente errato sottovalutare. Tre secondi rifilati alla Honda di Giuseppe Tropepe, secondo, sei a quella di Alvin Ostlund, sul terzo gradino del podio. "Mi sembra di essere nato una seconda volta, mi sono emozionato, non avevo visto mai così tanta gente al Prestige, vedo soprattutto tanti ducatisti venuti con la tuta da strada a tifare. Devo fare i complimenti a Ducati che ha creato un mostro. Fino a sette mesi fa questa moto non aveva toccato terra. Io poi di solito ad inizio stagione faccio pena, invece oggi ho vinto, vuol dire che c'è tanto margine" - il commento a caldo, tutt'altro che banale, di Lupino.
Mostruoso, in effetti, è un aggettivo piuttosto calzante per descrivere lo stato di forma della Ducati nel motorsport. La rossa domina e fa paura in MotoGP con Pecco Bagnaia, ha vinto in Superport con quel Niccolò Bulega che ora in sella alla Panigale V4R insidia il regno di Alvaro Bautista (sempre Ducati) in SBK, monopolizza la MotoE. Poco importa se nella seconda manche di Mantova Lupino abbia chiuso settimo, cedendo la leadership nella classifica assoluta a Isac Gifting (Yamaha): la Ducati è sbarcata nel motocross e, tempo sei mesi, si è messa dietro tutti. Asfalto o terra, poco cambia per Borgo Panigale, che vince, vince e continua a vincere. Claudio Domenicali, intervistato a margine della domenica del Tazio Nuvolari, ha provato - invano - a normalizzare l'ennesima impresa della sua azienda: "Devo dire che è stata una bellissima giornata, un gran weekend. Questo lavoro che facciamo nelle corse serve a sviluppare una moto che vogliamo vendere ai nostri appassionati. Una moto che sia competitiva, leggera, con un motore desmodromico performante. Non era nel conto sinceramente di partire così bene. Alessandro ha guidato benissimo, è un grande elemento, però certamente la moto è nata molto bene".