“Nicolò Bulega merita la MotoGP con Ducati”. Lo ha detto Toprak Razgatlioglu in una recente intervista a Speedweek e no, non è, come molti hanno commentato sui social, un modo per suggerire a un rivale di togliersi dalle scatole e meno che mai la necessità del turco di arrivare in MotoGP non da avventuriero solitario, ma insieme a un altro delle derivate di serie. S’è trattato, piuttosto, di una attestazione di stima, visto che il campione del mondo della SBK ha poi continuato così: “Nicolò è solo al secondo anno di Superbike e è vero che la Ducati è una moto potente, ma solo lui è davanti. Tra l’altro è più giovane di me e il cambiamento per lui è sicuramente possibile”.
In verità, almeno a sentire le ultime indiscrezioni, il cambiamento è più che possibile anche per Toprak, visto che il turco ha avuto offerte per il grande salto in MotoGP, in particolare da Honda (avevamo già raccontato tutto qui e anche qui). Quindi sì, chi sta pensando di scommettere su uno dei due vincitore del titolo in Superbike, può raddoppiare la quota a giocare anche su chi dei due arriverà in MotoGP. Ma attenzione, potrebbero farcela davvero entrambi. Magari con qualche apparizione nel 2026 e poi stabilmente dal 2027.

La chiave di tutto? Pirelli. E’ vero che le gomme utilizzate dal 2027 sui prototipi della MotoGP non saranno chiaramente le stesse che si utilizzano oggi sulle derivate di serie, ma l’impronta del marchio, in termini di caratteristiche, sarà comunque evidente e due piloti che con quell’impronta hanno già confidenza possono fare un gran comodo a tutti. Lo sa Pirelli, lo sanno le case costruttrici che partecipano alla MotoGP e lo sanno soprattutto proprio Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega. Il primo non ha mai nascosto di volerci provare a tutti i costi con i prototipi e probabilmente mai c’è andato davvero vicino quanto ora. L’altro gioca più sul piano della diplomazia, ma da quello che si dice nell’ambiente motorsport ha un grande fan: Gigi Dall’Igna.

L’ingegnere italiano apprezza particolarmente il modo di lavorare del pilota del Team Aruba, che tra l’altro ha già vestito i colori del Team Gresini in Moto2 e ha un ottimo rapporto con la VR46, in cui è cresciuto e che è tornato recentemente a frequentare con maggiore assiduità. E’ giovane e non sembra neanche il lontano parente del pilotino un po’ troppo convinto che era qualche anno fa e in Ducati non hanno mai nascosto che, se non fosse per le regole sulle concessioni che non permettono a quelli di Borgo Panigale di fare wildcard, già nella passata stagione avrebbero provato a dargli una opportunità.
Ora la scelta di Dorna di virare su Pirelli dopo gli anni con Michelin rappresenterebbe, quindi, solo una spinta in più. E lo stesso Bulega, proprio rispondendo a Toprak e a quell’affermazione fatta sulle colonne di Speedweek, ha messo l’accento esattamente su questo punto: “La MotoGP sarebbe interessante, soprattutto dal 2027 in poi, quando si passerà da Michelin a Pirelli. Gli pneumatici saranno diversi per fronteggiare la potenza extra dei prototipi, ma il DNA resterà lo stesso. Quindi l’esperienza di un pilota della Superbike potrebbe essere utile”. E’ un modo elegante per bussare al portone di Borgo Panigale (che potrebbe essere già socchiuso), ma per trovarlo sicuramente aperto c’è una modalità sola: bussare tenendo sull’altra mano il trofeo del titolo mondiale Superbike.
