Nel 2025 la sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ha raggiunto un nuovo livello. I due migliori giocatori del mondo hanno iniziato a trovarsi di fronte non più soltanto nei turni decisivi dei grandi tornei, ma direttamente nelle finali degli Slam. Al Roland Garros, lo spagnolo ha salvato match point e ribaltato la finale contro Sinner, prendendosi un titolo che sembrava già scivolargli di mano. A Wimbledon, poche settimane più tardi, è stato invece l’azzurro a imporsi in quattro set, conquistando il suo primo trofeo sull’erba londinese. Ora l’attesa si sposta a New York, dove molti pronosticano una nuova finale tra i due all’Us Open. Alla vigilia del torneo, Sinner ha spiegato ai media perché considera Alcaraz un avversario così ostico e cosa distingue il campione spagnolo da tutti gli altri colleghi del circuito. “Beh, siamo due giocatori diversi, sai. Penso che lui sia ovviamente molto veloce in campo”, ha detto Jannik durante la conferenza stampa pre-torneo. “Con altri giocatori, a volte il punto è finito, ma lui riesce a raggiungere certe palle e a leggere il gioco in modo diverso. A volte i rally si allungano subito. Ora ci conosciamo meglio, ed è sempre una partita molto tattica. Lui prepara il match in modo diverso rispetto a prima, e io e la mia squadra facciamo lo stesso”.

In quattro anni i due si sono affrontati già 14 volte. Al momento il bilancio pende dalla parte dello spagnolo, avanti 9-6 e vincitore in sei degli ultimi sette incontri. Ma Sinner non ha dubbi sul fatto che la storia possa cambiare: “Abbiamo stili di gioco diversi, ma anche atteggiamenti diversi dentro e fuori dal campo. Siamo semplicemente diversi. Allo stesso tempo è bello vederlo, perché rende la rivalità molto interessante. L’unica cosa che abbiamo in comune è che ci alleniamo duramente (sorride). Facciamo scelte per il tennis. Ora è la nostra priorità assoluta, e così deve essere: sono i dettagli a fare la differenza. È interessante vederlo”. Alcaraz e Sinner hanno dominato gli Slam dall’inizio della stagione 2024, dividendosi sette Major consecutivi. C’è chi immagina un lungo periodo di duopolio, ma l’altoatesino invita alla prudenza. “Se non continuiamo a migliorare, gli altri ci raggiungeranno. È solo questione di tempo. Quello che sto cercando di fare è capire su cosa posso lavorare. Alcuni aspetti del mio gioco sono sicuramente migliorabili, e questo mi renderà un tennista migliore. Al momento io e Carlos condividiamo grandi trofei, ma le cose possono cambiare. Ci sono altri giocatori molto forti, e arrivare in finale non è mai facile”. Sinner insiste sul fatto che la rivalità con Alcaraz sia soltanto una parte del panorama: “Dico sempre che dobbiamo migliorare, perché gli avversari ci conoscono meglio, sanno chi siamo. Quindi vediamo cosa succederà in futuro”.
Alla ricerca del suo quinto titolo Slam, Jannik inizierà il cammino a Flushing Meadows il 25 agosto contro il ceco Vit Kopriva, e proprio da lì ha svelato il suo sogno: “Sono una persona che guarda sempre in avanti e che investe nelle cose, sia nel lavoro che nella mia vita privata. Sicuramente è un qualcosa che mi piace, perché amo guardare avanti: un po’ di tempo fa con il team ci chiedevamo che cosa avrei fatto una volta smesso di giocare, e io mi vedo guidare in delle gare, magari nei CT3. Ecco, questo sarebbe un sogno per me, fare qualche gara così, ma è ancora tanto lontano speriamo, quindi, ne parleremo più o meno tra 15 anni”.