Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno preso in mano il tennis mondiale come nessuno aveva fatto dopo l’era Federer–Nadal–Djokovic. Dal 2024 a oggi hanno vinto tutti e sette gli Slam in palio: quattro per l’azzurro, tre per lo spagnolo. Un dominio che per Rick Macci, allenatore di leggende come Serena e Venus Williams, Andy Roddick e Maria Sharapova, sta cambiando il tennis: “Stiamo assistendo a qualcosa di speciale in tempo reale. Sinner sta cambiando il gioco per la costanza e la qualità dei colpi, Alcaraz per la completezza. Gli allenatori dovrebbero insegnare ai giovani proprio questa completezza, e il drop shot è un elemento chiave. In qualche modo i Big Three hanno cambiato il tennis, ma non così. Alcaraz sta influenzando persino il modo in cui si insegna il gioco”. Lo spagnolo, 22 anni, ha già cinque Major in bacheca (due Wimbledon, due Roland Garros e uno Us Open), l’italiano, 23 anni, ne ha vinti quattro (due Australian Open, uno Us Open e uno Wimbledon). La loro prima finale Slam è stata al Roland Garros 2025, vinta da Alcaraz dopo una maratona di 5 ore e 29 minuti. La rivincita di Sinner è arrivata un mese dopo a Wimbledon, in quattro set. Il bilancio complessivo è 8-5 per Carlitos. E anche sulla meccanica dei colpi, Macci vede la Next Gen riscrivere le regole: “Il dritto Atp è stato modificato rispetto a 15 anni fa. Ci sono adattamenti che questi ragazzi stanno facendo per ottenere più velocità della testa della racchetta e più spin. Non è solo tecnologia: stanno scoprendo nuovi modi di interpretare il tennis”.

Intanto, sul campo, Alcaraz manda un segnale a Jannik. Agli ottavi di Cincinnati si è sbarazzato di Luca Nardi e ha commentato così la gara: “Come ho detto all'inizio della settimana, il mio obiettivo era quello di migliorare in ogni gara, in ogni sessione di allenamento. Qualcosa che penso di aver raggiunto con il passare dei giorni, di questo ne sono orgoglioso. È incredibile vedere come sto crescendo in questo torneo”. Il quarto di finale con Andrey Rublev? “Sappiamo tutti quanto siano difficili le condizioni quest’anno, soprattutto con umidità e caldo estremo. Sono felice di continuare ad avanzare e darmi un’altra possibilità di competere tra un paio di giorni. Ogni partita è più complicata della precedente e dovrò ancora migliorare su alcuni aspetti”. Per lui la chiave è restare in equilibrio: “Credo che la chiave sia trovare quel punto di piacere in entrambe le sfere, dentro e fuori dal campo. È difficile da definire, perché ognuno è diverso e può trovare il proprio equilibrio a modo suo. Bisogna attenersi a questo piano per rimanere freschi e arrivare alle grandi battaglie davvero affamati e desiderosi di fare bene”. La stagione estiva sul cemento americano, con Cincinnati e Us Open, sarà ancora una volta una questione tra lui e Sinner.