La finale di Cincinnati tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è durata appena ventitré minuti. Il numero uno del mondo si è ritirato sul 5-0 per lo spagnolo, incapace di reggere in campo e costretto a fermarsi già nel primo set. Un epilogo inatteso, che a meno di una settimana dagli Us Open solleva interrogativi sulle condizioni fisiche dell’azzurro. Il match non è mai davvero iniziato. Alcaraz ha subito strappato il servizio a zero, mentre Sinner appariva scarico, falloso, con difficoltà evidenti negli spostamenti. Dopo undici minuti l’azzurro ha trovato il primo punto con la battuta, ma lo spagnolo ha consolidato il vantaggio e ha infilato altri due break consecutivi, fino al 5-0. Al cambio di campo Sinner ha chiesto l’intervento del fisioterapista, poi ha alzato bandiera bianca. “Scusatemi, non ce la faccio. Mi sento troppo male, non riesco a muovermi”, ha detto al giudice di sedia, per poi rivolgersi al pubblico: “Sono entrato in campo solo per i tifosi, mi dispiace anche per Carlos: so che non è così che avresti voluto vincere”. La scena ha ricordato altri ritiri, ma mai era accaduto in una finale, e soprattutto mai contro Alcaraz. Lo spagnolo ha provato a consolarlo con un abbraccio, ma intanto accorcia in classifica: ora è a 1890 punti dal rivale e tenterà il sorpasso a New York.

Resta da capire che cosa sia accaduto a Sinner. Come ricostruisce Gaia Piccardi sul Corriere della Sera, non si tratterebbe di un problema muscolare o articolare, quelli che in passato avevano segnato la sua crescita fisica. L’ipotesi più accreditata è quella di un virus intestinale o di un’intossicazione alimentare. A Cincinnati, in occasione del compleanno del 16 agosto, Sinner è stato visto assaggiare la fragola di una torta offerta dagli organizzatori e partecipare a un brindisi: un dettaglio, ma sufficiente a compromettere un equilibrio così delicato? Non è esclusa neppure la possibilità di un colpo d’aria condizionata, una costante negli Stati Uniti. “Da domenica non mi sentivo bene, speravo di migliorare nella notte e invece sono peggiorato. Mi dispiace per la partitina, troppo breve. E mi dispiace per i tifosi”, ha aggiunto Sinner, conscio, forse, del fatto che non sia la prima volta in cui gli capita un episodio simile. La finale dell’Ohio si è chiusa senza storia, ma lo sguardo è già sugli Us Open. Per Sinner il primo obiettivo è recuperare: improbabile vederlo in campo oggi nel doppio misto con Katerina Siniakova. Il riposo è l’unica strada.