Valentino Rossi ha già deciso, ma probabilmente non lo sa. È la battuta che viene da fare quando si ascoltano e si leggono i soliti panegirici sul tormentone del momento: "Il dottore sarà ancora in pista nel 2022?". Sì, quasi certamente sì. E non c'entrano niente i risultati, i periodi di esame da qui ad Assen, le pause estive e, probabilmente, nemmeno le sorti del suo team, perchè l'impressione è che la decisione se smettere o meno non dipende davvero da Valentino Rossi. La vera domanda da farsi, la buttiamo là come provocazione, è un'altra: Vale è davvero libero di decidere se smettere o andare avanti? Una domanda, sia inteso, che non tiene conto dei meri aspetti personali, del fatto che quel ragazzo di 42 anni non si sente nient'altro che un pilota (nel mondo delle corse) e che ad essere lì si diverte ancora. Queste sono tutte cose note, già dette e ridette e il fatto stesso che si alleni continuamente, che trascorra gran parte del suo tempo a far correre un qualche tipo di motore a due o quattro ruote è la prova che per lui, al momento, Rossi non vede altre vite.
Ma c'è dell'altro. E l'altro attiene a tutto ciò che è intorno a Valentino Rossi persona e a Valentino Rossi personaggio. Che non significa, lo precisiamo subito, che Rossi correrà ancora per denaro, ma che intorno gli gira talmente tanto di quel denaro che, probabilmente, non sarà solo lui a dire quando poter fermare la giostra. Che possa salutare tutti in un mondiale senza pubblico è impensabile, basta pensare all'indotto che creerebbe nei circuiti, dopo due stagioni di tribune vuote, la possibilità di un saluto lungo un anno. Solo in termini di biglietti si venderebbe anche ciò che per due anni non è stato vendibile. C'è, poi, il declino degli sport motoristici in tv, che subirebbe un ulteriore bastonata se il 46 salutasse tutti e uscisse dalle scene. Ecco perchè anche la notizia che il Team VR46 Aramco nascerà, probabilmente, legato a Ducati, sembra essere un indizio in più. È chiaro, infatti, che se il team Petronas e Yamaha non dovessero trovare più ostacoli verso il rinnovo del loro accordo, Franco Morbidelli e Valentino Rossi potrebbero continuare a far coppia. Mentre la squadra che porta il nome del campione di Tavullia diventerà una realtà fortemente slegata dall'immagine del pilota, in un 2022 che segnerebbe anche il passaggio graduale dal ruolo di una vita a quello del futuro.
Ci sono, poi, le stesse dichiarazioni di Valentino Rossi, che pur ribadendo che deciderà in estate, ultimamente sembra più incline a lasciar intendere che ci sarà ancora nel 2022. Tanto da arrivare a dire che del suo rinnovo, appunto, ne parlerà proprio con Yamaha e con Petronas. "Non penso - ha detto ieri - al fatto che questo potrebbe essere il mio ultimo Mugello". E la verità è che come non lo pensa lui non lo pensa nessuno. Basta solo immaginare a quello che potrebbe essere il Mugello l'anno prossimo, quando il Covid19 non sarà più un problema, ed i cancelli potranno restare aperti per gli appassionati che resteranno tali anche "dopo Vale" e anche per quelli che, invece, sono appassionati "fino a che c'è Vale" (anche ventesimo).