Ogni pilota si trova sotto la lente d'ingrandimento della critica, ma per il giovane pilota canadese della Aston Martin, Lance Stroll, questo accade più spesso del dovuto. Nonostante abbia dimostrato più volte competenza al volante, resta costantemente sotto l'occhio di bue del paddock, anche quando i risultati sul tracciato sono positivi. Buone qualifiche e prove libere non gli fanno schivare i cattivi commenti sul suo passo gara, per niente ottimale. La critica infatti non si limita al suo talento di guida, ma si estende anche al suo atteggiamento nei confronti della competizione. Umanamente Stroll è spesso visto come un pilota viziato che si lamenta sempre – anche quando non dovrebbe – e che in generale contribuisce col suo atteggiamento a rafforzare l'opinione diffusa che non abbia la passione o la determinazione necessaria per competere al massimo livello, ma piuttosto si convince di accontentare il padre. Ha manifestato in precedenza anche il desiderio di abbandonare la Formula 1 per poter passare ad altri sport dove ritiene di avere più chance di vittoria, cosa che non gli viene permessa facilmente. Il numero 18 è interessato infatti al tennis, facendo sembrare di non avere affatto paura di perdere il proprio sedile, pur avendo ad oggi qualche rischio in più. La possibilità che la Aston Martin conceda sempre meno quote a Lawrence Stroll è abbastanza alta e perciò non è detto che il suo contratto, che si prospetta al momento indeterminato, lo sia davvero. Piuttosto che fare il capriccioso sulle prestazioni della monoposto e anche quelle degli altri, ciò che basterebbe a Stroll sarebbe una giusta concentrazione che gli possa evitare qualche critica e soprattutto commenti del tipo: “Con un solo pilota, la Aston sarebbe dietro a Mclaren”, come si legge sul web.
Nel Gran Premio della Cina sono state evidenti la serie di difficoltà del pilota, già presenti a Suzuka, che hanno portato a un crescente dibattito sulla sua posizione. In Giappone Lance aveva infatti lamentato di essere lenti, questa volta di aver avuto degli ostacoli. E mai che fosse colpa sua. Sembra ovvio che un pilota difenda in primis se stesso, ma le polemiche ci sono state e soprattutto da parte dei piloti coinvolti. L'incidente con Daniel Ricciardo durante la Safety Car a Shanghai è stato solo uno degli ultimi capitoli di una lunga storia che conferma in realtà le carenze di Stroll di cui tutti già ipotizzavano. Considerandolo come un normale incidente a un semaforo, una distrazione col “telefono” con un rallentamento davanti, non sarebbe stata una sorpresa vedere un tamponamento di quel genere. Ma siamo nella categoria prima del Motorsport e non in strada. Si sono stupiti infatti anche i tre al podio nel rivedere i filmati, ma non il diretto interessato. Vittima dell’incidente Ricciardo – al quale si chiede un viaggio a Lourdes come a Leclerc – che per non bastare ha perso anche qualche punto sulla Superlicenza per un sorpasso in regime Safety Car. Se sulla seconda ci passa su definendosi colpevole, l’australiano non ha risparmiato insulti e parole dure nei confronti del canadese, definendo la sua condotta assurda e accusandolo di non prestare attenzione alla situazione in pista. Ha risposto il team radio dell’Aston Martin, che avrebbe visto fare piuttosto un brake check inopportuno alla numero 3, obiezione ovviamente non accolta dalla Visa Cash App.
La notizia del rinnovamento di Alonso in Aston Martin è stata la magra consolazione per team, probabilmente. L’asturiano già ora sta dando i frutti di una carriera degna di questo nome, seppur si mantenga dietro alle Mclaren e alle Ferrari nella classifica piloti. Ma se non fosse per Fernando, la motivazione del team potrebbe davvero cadere? Alla firma del contratto hanno gioito tutti, Lance compreso, conscio di avere con lui un ottimo rapporto di compatibilità. Sarà davvero così? O anche Fernando è stanco di dover fare tutto da solo? "Siamo consapevoli che al momento che non siamo competitivi come all'inizio dello scorso anno", ha ammesso Stroll. “Ma con Fernando e la sua energie, abbiamo messo in campo dei miglioramenti importanti per le prossime gare”.
Un focus che sicuramente non si è rivolto alla gara in Cina, dove solo con la stabilità e l’esperienza di Alonso si è arrivati al risultato che ci si aspettava. Mike Krack, team principal del team di Silverstone, ha cercato di placare la polemica, difendendo Stroll anche contro Ricciardo, nonostante i danni e i video dichiarino fatti ben diversi. La fiducia però nei confronti del giovane c’è, ma su cosa è basata? Soldi o talento? Le voci e tutti quelli che hanno messo in discussione la sua posizione in Formula 1 sono davvero tante. Non è una novità che venga ipotizzato spesso che il sostegno del team possa essere influenzato dal fatto che Stroll senior ne sia il proprietario. Questo ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull'obiettività delle decisioni dall’interno. Per Krack la decisione della via sulla penalità inferta è stata troppo immediata, suggerendo che sarebbe stata auspicabile un'analisi più approfondita dell'incidente. Quest’ultimo ha rappresentato un duro colpo per le speranze di Stroll, ma ancora di più di Ricciardo, di ottenere punti nel Gran Premio. Ne ha accumulati infatti solo 9 dopo cinque gare ed è importante considerare anche quanto sia pressante un contesto in cui oltre a difendersi dalle speculazioni, bisogna tenere elevate le aspettative che accompagnano il suo status di "figlio di”.
La giovane età e dell’altro tempo in Formula 1 potrebbero ancora formarlo, ma le sue prestazioni in pista, nonostante siano state buone in diverse occasioni, sono spesso percepite come il risultato della qualità della sua monoposto piuttosto che della sua bravura. In ogni caso, Lance Stroll sembra essere un pilota destinato a restare sotto il fuoco incrociato della critica per un po' di tempo ancora. Resta da vedere se riuscirà a scrollarsi di dosso l'etichetta e a guadagnarsi il rispetto e l'ammirazione dei suoi colleghi e dei fan, che oggi tardano ancora ad arrivare.