Domenica 11 febbraio andrà in scena la 58° edizione del Super Bowl, l’ultima partita del campionato di football americano che consacra - grazie alle spettacolarità dell'evento - il successo di una squadra di NFL sulle altre. Grande attesa per il risultato della partita, il match che decreta la squadra campione della stagione - la più forte su tutta la linea - e segna il termine delle partite della National Football League (NFL) di quest'anno.
La squadra vincitrice si aggiudicherà quindi l’ambito trofeo Vince Lombardi, intitolato in memoria dell’omonimo allenatore di football che negli anni 60 si aggiudicò ben cinque Super Bowl di cui due consecutivi con i Green Bay Packers, squadra di Green Bay nel Wisconsin, ma soprattutto conquisterà un posto d'onore tra i pochi riusciti nella grandiosa impresa. Per gli americani infatti il Super Bowl è irrinunciabile: è considerato l’evento sportivo dell’anno, seguito da milioni di persone anche tra gli appassionati di squadre avversarie non riuscite a passare i playoff necessari per disputare la finale. La risonanza dell’evento va infatti oltre alla singola tifoseria e può essere comparata ad altri grandi momenti di interesse colletivo per gli Stati Uniti come la notte degli Oscar per il cinema. Perché se in America il football è lo sport, il Super Bowl è la partita per eccellenza, i fan più sfegatati lo considerano alla stregua di una festività nazionale ufficiosa. L'evento è talmente sentito dagli statunitensi che il lunedì dopo la partita è noto come “super sick day”, vista la pratica molto diffusa di darsi malati il giorno dopo la partita per riprendersi dai postumi dei festeggiamenti.
Ma come funziona davvero il Super Bowl? L'evento è il cardine conclusivo di una lunga e dura stagione sportiva. Il campionato di football vero e proprio inizia a settembre ma già ad agosto si tengono le prime partite della pre-season. Si tratta di una sorta di periodo di rodaggio per le squadre durante il quale si testano gli schemi e i nuovi giocatori, quelli che hanno cambiato squadra e quelli che sono stati presi durante il draft, momento in cui le squadre scelgono i migliori giocatori provenienti dai vari college americani.
Con l’inizio della regular season inizia il campionato vero e proprio. Per i successivi quattro mesi e mezzo le squadre si incontrano e si scontrano, dando vita ad uno spettacolo che tiene incollati alla tv milioni di persone ad ogni partita. La popolarità di questo sport sta lentamente arrivando anche nel vecchio continente, grazie ad una serie di partite del campionato che vengono giocate in alcune delle principali città europee e i tifosi più incalliti sono disposti a prendere un aereo e attraversare l’oceano pur di vedere la loro squadra del cuore giocare. In questi giorni ci stiamo avvicinando al periodo più intenso per l’NFL, ovvero il periodo dei playoff, che prevede tre round diversi che decreteranno le squadre partecipanti al Super Bowl.
Il primo passo è il Wild Card Round, il torneo durante il quale dodici delle quattordici squadre finaliste si scontrano. Riposano invece i due team più forti delle rispettive Conference, i due gruppi in cui vengono divise le trentadue squadre che giocano in NFL. I vincitori del Wild Card Round si scontrano poi nel Divisional Round, dove gli otto team rimasti si incontrano per cercare di aggiudicarsi la vittoria che li porterà al penultimo ostacolo, il Championship Round. In quest'ultima fase solo due delle quattro squadre rimaste riusciranno ad aggiudicarsi il biglietto per il Super Bowl. Il football è uno sport duro - non di contatto ma di scontro - e le partite decisive si tengono dopo mesi di lotte sul campo. Spesso i match culminano in un’unica, intensa, lunga e imprevedibile partita. È ancora presto per sapere chi saranno le due squadre finaliste, dato che le partite dei playoff sono note per essere ricche di colpi di scena. Non ci resta quindi che aspettare, con il naso incollato alla televisione.